Petrini: “Si attivi il progetto della rete museale lucchese”

Il rappresentante dei Custodi della città scrive agli amministratori: “A settembre gli stati generali della cultura”
Puntare alla creazione della rete museale a Lucca per rilanciare il turismo. E’ la proposta che in una lettera agli amministratori del Comune di Lucca, Francesco Petrini dei Custodi della città: “Ieri parlavo da remoto con l’amico Gabriele Calabrese di Turislucca – si legge nella lettera – sulla attuale, precaria situazione delle guide turistiche , situazione che a livello locale sarà difficile risolvere. Però anche nel nostro piccolo qualcosa si può fare per cercare di affrontare con spirito progettuale e con qualche concreta iniziativa, le complesse problematiche della auspicata ripresa culturale e turistica della nostra città e del territorio che la circonda, le storiche Sei Miglia“.
“Per esempio – prosegue -, esiste da 6 anni la delibera del consiglio comunale 60 del 31 luglio 2014 sulla creazione e l’organizzazione della rete museale finalizzata a valorizzare il complesso e ricco sistema museale esistente. Delibera mai applicata. Eppure sarebbe indispensabile mettere in sinergia le preziose realtà museali pubbliche e private esistenti nel nostro Comune al fine di affrontare concretamente i problemi del Ciclo di vita della destinazione turistica del nostro territorio, ciclo aggravato dalle attuali funeste contingenze. Si faccia come già si è fatto in altri Comuni italiani: qui cito quello di Cremona che ha pressappoco gli stessi abitanti di Lucca ed è esemplare nell’organizzazione di un sistema museale”.

“Uno dei tanti temi che vorremmo affrontare con l’amministrazione comunale negli auspicati Stati generali sulla cultura da convocare magari nel prossimo settembre. Non è che con l’idea degli Stati generali che oggi è diventata d’improvviso oggetto del dibattito politico nazionale (che qui non ci riguarda), si risolvano d’incanto i più complessi problemi. Ma a livello locale, in un richiamo a raccolta delle risorse culturali presenti in una Comunità, si può intanto realizzare la partecipazione attiva dei cittadini e creare un fertile rapporto fra democrazia diretta e Democrazia rappresentativa allo scopo di realizzare una compiuta democrazia partecipativa”.