Gli organizzatori del Summer: “Capiamo McCartney ma il voucher è il sistema migliore”

10 giugno 2020 | 14:54
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Gli organizzatori del Summer: “Capiamo McCartney ma il voucher è il sistema migliore”

Il caso dei mancati rimborsi, la D’Alessandro e Galli: “La misura è l’unica in grado di salvaguardare il comparto”

La formula del rimborso attraverso un voucher è “una misura straordinaria di cui lo staff di Paul Mc Cartney era perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione e che, come è noto, è stata istituita dal governo italiano per far fronte a una crisi senza precedenti che rischiava di dare un colpo fatale all’industria della musica dal vivo e ai circa 400.000 lavoratori che ne fanno parte e che rischiano di non poter lavorare per un anno”. Con queste parole la D’Alessandro e Galli risponde allo sfogo della rockstar che attraverso il suo profilo facebook ha definito “scandaloso” questo sistema.

Comprendiamo pienamente l’amarezza dell’artista che teneva a questi due concerti che avrebbero segnato il suo ritorno in Italia – sottolineano gli organizzatori del Summer Festival – così come comprendiamo il suo dispiacere di fronte al disagio che i suoi fans dovranno sostenere non ricevendo un rimborso diretto bensì in voucher”.

Tuttavia la posizione della D’Alessandro e Galli è netta: “Crediamo che il Governo abbia identificato nel voucher lo strumento che garantisse il corretto bilanciamento tra la legittima delusione del fan che non potrà assistere ad un determinato concerto e l’esigenza vitale di sostenere l’intera filiera dello spettacolo. Da parte nostra, per ridurre al massimo il disagio degli spettatori, a cui non faremo mai mancare il nostro rispetto, ci siamo già impegnati per il 2021 a recuperare quasi tutti gli spettacoli programmati per il 2020 e stiamo lavorando per aggiungerne altri, per offrire la più ampia scelta a coloro che dovranno spendere il voucher a seguito di un concerto cancellato”.