Coronavirus e lockdown, cosa hanno fatto gli italiani in quarantena?

29 agosto 2020 | 09:17
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Coronavirus e lockdown, cosa hanno fatto gli italiani in quarantena?

Cambiare una cultura, un modo di essere di una popolazione si sa, è cosa quantomai difficile ed impervia. E nemmeno il Coronavirus ci è riuscito, al contrario di quanto sostenuto invece da molti in piena pandemia. C’è una cosa che però, al di là ‘dell’andrà tutto bene’, è effettivamente successa nel periodo di lockdown: ovverosia il cambiamento subito da alcune abitudini. In effetti è andata così: forse non è cambiato l’italiano medio, ma le sue abitudini sì.

Secondo le ultime ricerche rese note dall’ISTAT, la quarantena forzata col conseguente divieto di spostarsi ha stravolto la quotidianità di tutta la popolazione italiana. Soprattutto dal punto di vista dell’impiego del tempo a propria disposizione. L’indagine dell’Istituto di Ricerca ha già dal titolo chiari intenti: capire cosa hanno fatto gli italiani durante il lockdown. “Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown” ha dimostrato che un terzo dei cittadini ha cominciato a cambiare anzitutto le abitudini di sveglia: ci si è alzati insomma più tardi del solito. E come fare altrimenti!

Chi ne ha approfittato di più è di sesso maschile, mentre le donne hanno confermato il loro monopolio, storico e ormai certificato dal tempo, per quel che riguarda la preparazione dei pasti nel 63,6% dei casi. Al 67.2% invece spetta la cura dei figli, mentre un altro 45% della popolazione diciottenne si è dedicata più spesso a giochi di società o altri tipi di giochi durante la quarantena. Nello specifico a cosa si giocava? Anche qui i dati sono chiari: carte e videogames perlopiù. Ed anche qui dominano gli uomini, col 25.9% a fronte del 13,5% delle donne. Tanto spazio anche per i giochi online e per le slot machine gratis. Ovviamente i giochi “condivisi” e “social” hanno riscosso sempre più successo. I giochi invece che prevedono scommesse su internet hanno interessato solo il 3,8% delle persone, con la maggioranza che ha giocato con frequenza meno che settimanale: ciò conferma la crisi del settore del gioco, finora ancora troppo sottovalutata.

Invece, su cosa si è speso di più? Joystick per gli under 35, pc per passare il tempo perlopiù. Le donne under 35 invece hanno preparato pizza, pane e dolci (il 72,9% del campione).

I sessantacinquenni da parte loro hanno visto un aumento degli interessi per il giardinaggio e per il pollice verde nel 36,7% dei casi. Il 31,9% di loro ha dato il suo tempo per il restauro della casa, il 27,3% per il cucito e il 26,1% per i giochi di carte. La maggioranza ha approfittato del periodo di fermo in casa per approfondire il suo rapporto con la tecnologia, l’uso dei social e degli smartphone.

Più in generale i dati dicono che gran parte del tempo è stata dedicata alla preparazione di prodotti lievitati: insomma, boom di pizze durante il lockdown. La prova costume è stata accantonata, finalmente, seppur per un solo, insolito anno.