Marco Brinzi interpreta l’avventurosa vita di Ungaretti

Lo spettacolo verrà trasmesso domenica 3 gennaio alle 21, sulla pagina Facebook dell’associazione Lucchesi nel mondo e su NoiTv
L’associazione Lucchesi nel mondo, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e il progetto The Lands of Giacomo Puccini, per festeggiare l’anniversario per i cinquant’anni dalla morte del poeta di origini lucchesi Giuseppe Ungaretti, ha organizzato una serata dedicata alla storia della sua vita.
Una vita avventurosa quella di Giuseppe Ungaretti che verrà raccontata attraverso un reading teatrale scritto da Fabio Stassi, intitolato Saravà – Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade, interpretato dalla voce narrante dell’attore Marco Brinzi e con l’accompagnamento musicale di Laura De Luca al flauto e Marco Cattani alla chitarra.
Lo spettacolo verrà trasmesso domenica 3 gennaio alle 21, sulla pagina Facebook dell’associazione Lucchesi nel mondo e sul canale televisivo NoiTv.
“Figlio di Lucca. Tutto il mio sangue è lucchese, da origini che immagino remote, poiché discende da contadini. Non so quando venne al contadino lucchese la smania di emigrare, ma avrà posseduto sempre le due nature, del nomade e del casalingo”.
“Abbiamo iniziato ad immaginare questo particolare evento di ‘omaggio televisivo’ prendendo spunto da questa affermazione tratta dall’intervento che Ungaretti fece il 15 maggio del 1958 in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria da parte della nostra città, Lucca – spiegano gli interpreti della serata, i musicisti Laura De Luca, Marco Cattani e l’attore Marco Brinzi –. L’idea che muove questa serata è quella di raccontare e celebrare assieme al pubblico da casa la vita avventurosa del grande poeta facendolo attraverso i suoi aneddoti, i suoi incontri artistici e il suo immenso amore per la letteratura. Seduto in poltrona, come faceva nei programmi televisivi Rai del 1960, quando leggeva a milioni di italiani l’Odissea, ritroveremo Giuseppe Ungaretti (interpretato da Marco Brinzi) in una intervista ironica e ‘brillante’ in cui verranno ripercorsi i punti salienti del suo percorso biografico”.
Saranno recitati in prima persona, i suoi ricordi d’infanzia ad Alessandria d’Egitto, gli incontri da studente con altri artisti a Parigi, la dolorosa guerra sul Carso, gli anni trascorsi in Brasile e il legame indissolubile con la terra “madre” Lucca.
“Lo immaginiamo seduto alla poltrona del suo studio, qui evocata perfettamente da quella già presente nella sede dell’associazione Lucchesi nel Mondo– proseguono –. Chi meglio di lui potrà raccontarci infatti, quanto sia insito nell’animo dei lucchesi questa smania di viaggiare/emigrare, per poi tornare alla terra natia?”
L’accompagnamento è curato dalle eccellenti musiche di Laura De Luca e Marco Cattani, che attraverso le magiche vibrazioni e i ritmi delle milonghe brasiliane (le sonorità più amate dal poeta), accompagneranno l’autobiografia interpretata da Marco Brinzi.
“Un’intervista-concerto, come avvenne al Teatro Argentina di Roma, quando Ungaretti batteva il tempo e cantava sorridendo con l’allegria e l’impudenza del bambino di ottant’anni, insieme ai musicisti Vinicius de Moraes, Chico Buarque de Hollanda – concludono gli interpreti – Ricordare un grande poeta di origini lucchesi che con la sua vita, è un esempio di quanto l’arte possa essere uno strumento per ‘salvarci’ e sperare in un futuro migliore rispetto ad un periodo così difficile che noi tutti noi stiamo attraversando“.