Una canzone dedicata al padre di Fabrizio Corona grazie a musicisti lucchesi
Il testo è nato da una lettera scritta dal noto personaggio, ora in carcere. Alla voce c’è Pierluigi Chiarelli
Una canzone dedicata al padre scomparso ha preso vita grazie al contributo di alcuni musicisti lucchesi.
Da oggi Fabrizio Corona, da poco tornato a scontare la sua pena, ha un legame speciale con la nostra città: il progetto nasce da una lunga amicizia con il cantante Pierluigi Chiarelli, che racconta: “Fabrizio ha deciso di scrivere la canzone dopo la scomparsa di suo padre che lo ha molto turbato. Il titolo della canzone è Papà Vittorio aiutami tu, titolo che Corona ha cambiato ben tre volte, anche poco prima di tornare in carcere”.
“A questa canzone – spiega Chiarelli – hanno partecipato diversi artisti lucchesi e noti nella musica come Federico Pedichini, noto compositore e fonico dal grande estro che ha seguito ogni parte di arrangiamento e melodia compreso il mix e mastering. Al basso, con un’ampia esperienza nei vari festival, Maurizio Mazzanti. Alla chitarra classica e elettrica il giovane musicista e promessa di Lucca Emanuele Volpi, insegnante privato e studente del Boccherini”.
A prestare la voce al testo, invece, è lo stesso Chiarelli: “Ho iniziato a cantare a 11 anni. Alle scuole medie mi scoprì la professoressa di musica Carla Nolledi, da allora la musica mi ha preso e non mi ha più lasciato. Iniziai da subito a studiare canto alla scuola di Saranno Famosi a Pisa dalla docente Barbara Ambrosini. Dopo ho seguito lezioni con Loredana Lubrano e infine ho studiato due anni alla scuola vocal coaching di Luca Jurman a Milano”.
Chiarelli ha partecipato a diversi concorsi regionali e nazionali tra cui un terzo posto al Festival di Saint Vincent, un 12esimo posto ai casting di X Factor e un secondo posto al Festival del Tirreno. Poi l’amicizia con Fabrizio Corona e l’inizio di un rapporto musicale.
“Fabrizio – racconta – è autore di ben quattro libri ma mai aveva scritto una canzone. Scrivendo una lettera al padre Pierluigi e Federico hanno creato il testo della canzone. Non è stato semplice poiché la lettera era molto lunga. Nel videoclip on line su YouTube avrebbe dovuto esserci anche Corona ma pochi giorni prima del video è stato arrestato. Il video – spiega – è stato comunque girato a casa sua inquadrando foto inedite del padre e di lui da piccolo. Lui stesso dal carcere ha dato direttive scritte su come doveva esser girato il video. La canzone attualmente è disponibile su tutte le piattaforme online. Ringrazio tutti quelli in cui hanno partecipato a questo piccolo grande progetto”.