Il violino di Uto Ughi incanta il pubblico di san Francesco

Nella serata di ieri (30 maggio) grande ritorno della musica dal vivo con il maestro lombardo e Bruno Canino al piano
La musica diventa protagonista a san Francesco per il recital di Uto Ughi, andato in scena ieri sera (30 maggio) in uno spettacolo che ha fatto registrare il tutto esaurito.
Il maestro Uto Ughi e il pianista Bruno Canino hanno incantato il pubblico di trecento spettatori per più di un’ora di concerto, in cui sono stati eseguiti brani di Johann Sebastian Bach, Johannes Brahms, Charles Camille Saint-Saens e Niccolò Paganini. Alla fine della serata i due artisti hanno voluto omaggiare la recente scomparsa della ballerina Carla Fracci, eseguendo la Danza degfli spiriti beati di Christoph Willibald Gluck.
























































Una serata che si è aperta con l’introduzione di Luca Bacci direttore artistico della Sagra musicale lucchese, che ha ricordato quanto la musica sia importante per la nostra città e quanto lo sia ancora di più oggi con la riapertura. Finalmente si torna a poter ascoltare la musica dal vivo, dopo un anno in cui lo streaming è stata l’unica alternativa, un anno difficile per il settore del pubblico spettacolo e per tutti gli artisti e i lavoratori.
Dopo le parole del direttore artistico del festival si entra subito nel vivo della serata, è il maestro Uto Ughi a salire per primo sul palco con il suo fedele violino, le luci si abbassano, gli spettatori trattengono il fiato sulle note della Ciaccona, spartito numero 2 in Re minore, di Johann Sebastian Bach. Un brano famoso, una danza che il maestro ha eseguito anche durante la sua prima apparizione pubblica alla tenera età di sette anni.
Scrosci di applausi per la prima esecuzione di Uto Ughi, sale sul palco anche il maestro Bruno Canino che lo accompagna al piano per la sonata numero 3 per violino e pianoforte di Johannes Brahms.
Le note dei due strumenti si uniscono in un’unica voce, una musica che incanta il pubblico e invita a sognare, dopo i molti mesi di assordante silenzio. Il duo prosegue la performance sulle note dell’Op. 28 per violino e pianoforte Rondò Capriccioso di Charles Camille Saint-Saens, un brano dalle spiccate allusioni stilistiche spagnoleggianti.
Il recital prosegue oltre i brani in programma ed è la volta di un classico immortale per gli amanti del violino, La Campanella di Niccolò Paganini. Prima di eseguire il brano, il maestro ha ricordato che Paganini soggiornò a Lucca, ospite della famiglia Baciocchi, per un tempo che gli ha permesso di scrivere alcune delle sue musiche più celebri. Per questo Uto Ughi ha deciso di omaggiare la città con questo famoso motivo, sulle note del suo violino, un Guarneri del Gesù del 1744, dal suono caldo e dal timbro scuro.
Per l’ultima parte dello spettacolo i due maestri hanno eseguito la Danza degli spiriti beati di Christoph Willibald Gluck, un omaggio a Carla Fracci, scomparsa da pochi giorni.
Applausi a non finire in una san Francesco che riecheggia ancora delle trillo del violino del maestro Uto Ughi e che trabocca di emozioni. Una serata in cui la musica si riprende i suoi spazi.