Premio Magna Grecia a Veronesi: “Lo dedico alla cultura italiana”

Il maestro: “Mi auguro possa essere un segno della ripartenza”
“Vorrei dedicare questo premio al sipario che (si spera) chiude la pandemia, e che si apre sulla ripartenza in Italia della cultura. Ma soprattutto a tutti coloro che tengono oggi aperta la cultura in Italia, in particolare i lavoratori dello spettacolo, i musicisti, i ballerini, i cantanti, che fanno grande il nostro Paese e fanno in modo che il presidente Draghi possa invitare Ursula von der Leyen in un simbolo della cultura mondiale come Cinecittà, ribadendo che l’Italia è il paese della cultura in tutto il mondo. Viva l’Italia e viva la cultura, di cui oggi come non mai abbiamo bisogno”
Sono le parole pronunciate dal maestro Alberto Veronesi, noto direttore d’orchestra e da sempre impegnato politicamente, in occasione del ricevimento del premio Magna Grecia Awards (categoria “cultura e scienza”), ideato dallo scrittore e regista Fabio Salvatore, di cui ieri sera a Bari sul sagrato della basilica di San Nicola si è celebrata la ventiquattresima edizione.
Un riconoscimento dedicato alle eccellenze del mondo della cultura, della comunicazione, dello spettacolo e dell’imprenditoria, accanto a giovani talenti e a influencer, tutti premiati per aver reso migliore l’ultimo anno con le loro azioni.
Il tema, e insieme omaggio a poche settimane dalla sua scomparsa, era Ed io avrò cura di te, dalla Cura di Franco Battiato.
Tra le tante personalità insignite del riconoscimento, oltre al maestro Veronesi, anche il direttore di Repubblica, la figlia di Ernesto Che Guevara e la presidente del Cnr.