Tra musica e teatro, tornano gli incontri con l’imperatore per il bicentenario napoleonico

28 giugno 2021 | 14:35
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Tra musica e teatro, tornano gli incontri con l’imperatore per il bicentenario napoleonico
Tra musica e teatro, tornano gli incontri con l’imperatore per il bicentenario napoleonico
Tra musica e teatro, tornano gli incontri con l’imperatore per il bicentenario napoleonico

L’appuntamento è per lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 agosto, per la prima volta al Real Collegio

Teatro, musica e cinema. Le tre arti celebrano il bicentenario (1821 – 2021) della morte di Napoleone Bonaparte con altrettanti appuntamenti estivi nel chiostro di Santa Caterina, il più antico del complesso del Real Collegio a Lucca. In agenda per lunedì 23 agosto, martedì 24 agosto e mercoledì 25 agosto una tre giorni di emozioni, suggestioni e divertimento a braccetto con la storia dell’imperatore più googlato e riconosciuto al mondo – pare che la sua sagoma venga identificata a ogni latitudine, dopo quella della Coca-Cola e della banana.

Un ritorno accattivante del progetto Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone ed Elisaideato da Roberta Martinelli che, dopo un anno di stop a causa della pandemia, sceglie la strada performativa per condividere col pubblico la rotonda ricorrenza. Inserita nel calendario degli eventi ViviLucca del Comune, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la collaborazione de Le Souvenir Napoléonien, l’edizione straordinaria degli appuntamenti estivi è stata presentata oggi (28 giugno) dalla presidente dell’associazione Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana, Roberta Martinelli. Con lei il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, la consigliera provinciale Teresa Leone, il presidente del Real Collegio Francesco Franceschini, Raffaele Domenici, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Pier Dario Marzi del cineforum Cinit Ezechiele 25,17, Simonetta Giurlani Pardini e Velia Gini Bartoli, entrambe dell’associazione organizzatrice delle serate napoleoniche.

“Quest’estate condivideremo uno spaccato di storia di Elisa Baciocchi attraverso l’emozione del teatro – ha detto Roberta Martinelli – con uno spettacolo magistrale, portato in scena da due ottime attrici per la regia di Orlando Forioso, regista che ha lavorato anche con Maurizio Scaparro. A questo linguaggio affiancheremo quello della musica, con l’esecuzione di brani che Napoleone amava ascoltare dall’esilio di Sant’Elena, per chiudere con una chiacchierata su una pellicola del 1962, Venere imperiale, sulla sorella più amata di Napoleone, Paolina. Siamo inoltre al lavoro – conclude Martinelli – per un volume completo su Palazzo Ducale che contiamo di dare alle stampe entro l’anno”.

Grande interesse per la tre giorni di eventi dedicati a Napoleone è stato manifestato dal sindaco Alessandro Tambellini: “Piazza Napoleone e via Elisa – ha detto – sono solo due dei segni tangibili che il principato francese ha lasciato sul nostro territorio. Ricordiamo anche l’attenzione per la sanità pubblica e per la fornitura di acqua: i presupposti per la realizzazione dell’acquedotto del Nottolini appartengono al periodo napoleonico, dimensione vivace della nostra storia che merita di essere conosciuta e divulgata”.

“In piena scampagna vaccinale vale la pena ricordare – ha aggiunto Raffaele Domenici della Fcrl – che la prima vaccinazione di massa avvenne nel 1809 proprio per volontà di Elisa nel principato di Lucca e Piombino. A dover essere debellato, all’epoca, era il vaiolo: nelle campagne lucchese l’esercito della Bonaparte venne spedito per somministrare a tutta la popolazione il siero, scoperto solo nel 1796. Una visione moderna della medicina che Elisa sperimentò da molto vicino richiedendo che la sua prima figlia, dopo due figli morti, venisse vaccinata poco dopo essere nata nel 1806”.

“Questa mattina siamo nel giardino di palazzo Orsetti – ha osservato Simonetta Giurlani Pardini – circondati da specie botaniche di grande interesse: anche questo dobbiamo al principato napoleonico a Lucca”.

Un plauso all’iniziativa arriva anche dalla Provincia di Lucca: “Ripartiamo dalla cultura – ha detto Teresa Leone – e dalla sperimentazione di linguaggi diversi come il teatro, la musica e il cinema, per divulgare anche la storia, dando così un segnale forte agli artisti e agli operatori dello spettacolo che più di altri hanno sofferto la lunga battuta d’arresto determinata dalla pandemia. Ci auguriamo, quest’anno, di intercettare anche i turisti, per poter condividere anche la bellezza di un luogo come il chiostro di Santa Caterina”.

Ed è stato da subito quello l’obiettivo che si è posto tutto il consiglio di amministrazione del Real Collegio: “Fin dal primo giorno – ha ricordato il presidente Franceschini – abbiamo voluto restituire gli spazi del complesso alla città per farne un po’ la casa di associazioni e realtà che avevano qualcosa da raccontare. Ogni serata si svolgerà nella massima sicurezza, con misurazione della temperatura e tutto ciò che i protocolli anticontagio richiederanno”.

“Per la serata dedicata al cinema – aggiunge Pier Dario Marzi – abbiamo scelto di parlare di un classico con Gina Lollobrigida, Venere imperiale, su Paolina Bonaparte, icona di libertà e anticonformismo. Ma non è certo questa l’unica pellicola dedicata al periodo napoleonico: recentemente restaurato, per esempio, c’è Campo di maggio, in cui emergono anche delle profonde zone d’ombra per la figura del Bonaparte”.

Il programma

Da Parigi a Lucca: il gusto di vivere al tempo di Napoleone e Elisa 2021

Lunedì 23 agosto alle 21,30, per la prima volta uno spettacolo teatrale animerà le serate estive. Si tratta di La casa di Letizia, per la regia di Orlando Forioso, spettacolo che fa parte della saga teatrale a episodi scritta dallo stesso regista, dal titolo Les Bonapartes. Una famille corse, ideata e realizzata per far conoscere le dinamiche e i meccanismi della famiglia di Napoleone.

Maria Letizia Ramolino Buonaparte, che ha avuto tra figli e nipoti imperatori di Francia, re d’Olanda, di Napoli, di Spagna, di Westfalia, una regina di Napoli, una principessa di Lucca e governatrice di Toscana, una principessa Borghese, decine di principi e principesse, ritorna nella sua Casa d’Ajaccio. Non da sola, ma in compagnia della sua adorata figlia, Elisa. Nonostante le proibizioni e l’interdizione di soggiorno per tutti i membri della famiglia, le due donne sono là. Elisa ha governato Lucca e la Toscana; Letizia, in segreto, ha sostenuto da Roma il destino dei suoi figli. Nel bene e nel male Madame Mère non li mai abbandonati. Privata della sua isola, Letizia ha portata la Corsica in sé, nei suoi modi, nelle sue azioni, nei suoi sì e soprattutto nei suoi no. Le mamme vogliono sempre il bene per i loro figli, ma la Storia non ha cuore.

Lo spettacolo, una produzione TeatrEuropa di Corsica con il sostegno della Collectivité de Corse, in co-produzione con il Comune di Ajaccio, con il Museo nazionale Maison Bonaparte – Ajaccio e con le Scn Musée Malmaison – Paris, è interpretato da Marie-Paule Franceschetti nei panni di Letizia Ramolino Bonaparte, la madre, e Maryline Leonetti in quelli di Elisa Bonaparte Baciocchi, la figlia; è già stato rappresentato all’interno del convegno internazionale Radici e destino italiano dei Bonapartevoluto a Lucca il 4 e 5 ottobre 2019 dal Souvenir Napoléonien e realizzato insieme all’associazione Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana.

Martedì 24 agosto alle 21,30 Peter Hicks, docente universitario di storia, storico e responsabile delle relazioni internazionali della Fondation Napoléon di Parigi, eseguirà alcune musiche amate dall’imperatore nell’esilio a Sant’Elena. La musica che piaceva a Napoleone a Sant’Elena, scoperte e ricostruzioniè il titolo dell’incontro.

Dopo sua abdicazione, Napoleone passò sei anni esule sull’isola di Sant’Elena, non lontana dal tropico del Capricorno, in una casa di nome Longwood House nel paesino di Longwood, esposta quando alle intemperie, quando al sole cocente di Sant’Elena. Cosa faceva l’Imperatore caduto, per ingannare il tempo? Lavorava alle sue pubblicazioni, nella speranza di farsi rimpatriare. E poi, la sera, si faceva leggere passi di libri di ogni sorta, giocava spesso a scacchi e Reversi coi suoi compagni di esilio e ascoltava musica suonata e cantata. Esistevano due pianoforti inglesi a Longwood, un discreto ‘piano da tavolo’ marca Broadwood fornitogli dal governo britannico per la nuova casa, New Longwood House, e un altro, un Fortepiano Stodard, strumento molto più grande, inviato da un parente inglese della contessa Bertrand. Questo fortepiano era per la contessa di Montholon che Marchand, servitore di Napoleone, definiva “un talento amatoriale notevole”. Per giunta, conosciamo anche interventi musicali di signore e ragazze britanniche sull’isola. L’idea di questa serata è di ricreare l’ambiente musicale di Longwood House, basandosi sulle testimonianze storiche e su quanto sappiamo dei gusti musicali di Napoleone. Ecco così un repertorio non solo di musica che gli sarebbe piaciuta ma anche quella che verosimilmente ascoltò sull’isola.

Gli incontri si concludono mercoledì 25 agosto alle 21,30 in collaborazione con il Cineforum Cinit Ezechiele 25,27: Pier Dario Marzi parla di Venere imperiale. Paolina Bonaparte nel cinema. La più impertinente e vitale delle sorelle di Napoleone è stata oggetto di ammirazione nell’arte (la scultura del Canova, i dipinti ottocenteschi) e di curiosità nel cinema per la sua esistenza libera e fuori dagli schemi. Una ventata di passione accenderà la serata napoleonica dedicata al cinema.

L’ingresso libero è soggetto alle normative anticontagio in vigore ed è valido fino a esaurimento dei posti disponibili. Per informazioni (clicca qui).