Una performance artistica per la riapertura della biblioteca di Maggiano

8 luglio 2021 | 13:43
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Una performance artistica per la riapertura della biblioteca di Maggiano

La vita è una bella festa è il nome dell’evento che si terrà sabato 17 luglio dalle 18. Prevista anche una visita guidata e a conclusione una cena nel giardino della Casa Medici

Si inaugura la biblioteca Giovan Battista Giordano a Maggiano. Sabato 17 luglio, dalle 18, ci sarà l’evento La vita è una bella festa, organizzato dalla Fondazione Mario Tobino, dall’associazione lucchese Arte e psicologia, dalla Società medico chirurgica lucchese e dall’associazione Archimede. Dopo i danni dovuti alla pioggia l’edificio è stato sanificato e i volumi sono stati salvati dal degrado grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e all’importante campagna di crowdfunding promossa dalla Fondazione Tobino sulla piattaforma Eppela.

Per l’occasione, dalle 18,30 ci sarà anche una visita narrata fra psichiatria, letteratura e arte. L’ultima chiave è il titolo dell’iniziativa che prevede un tour dentro l’ex manicomio di Maggiano unito agli interventi musicali e recitativi a cura del Mt6 Artgroup. Alle 20,30, per finire, una cena nel giardino davanti alla Casa Medici, sede della Fondazione.

La serata è stata presentata stamani (8 luglio), da Isabella Tobino, presidente della Fondazione Mario Tobino, Enrico Marchi, presidente dell’associazione lucchese Arte e psicologia, Rita Taccola dell’associazione Archimede, Daniela Melchiorre, presidente della Società medico chirurgica lucchese, dal musicista Maurizio Micheli e dall’attrice Simona Generali del gruppo Mt6 e dall’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Stefano Ragghianti. Per motivi di sicurezza e per la normativa anti-contagio, è obbligatoria entro mercoledì 14 luglio chiamando lo 0583.327243, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.

“Abbiamo ideato un tour nell’ex manicomio di Maggiano che sarà una passeggiata nel tempo fra psichiatria, letteratura e arte con letture tobiniane, performance musicali legate al tema della follia e alle esperienze artistiche di riabilitazione psicosociale svoltesi nell’ospedale negli anni ’60 – dice Enrico Marchi, che condurrà la visita -. Tutto ciò è importante per mantenere viva la memoria, anche nei giovani e continuare a combattere gli stereotipi e lo ‘stigma’ sul disagio psichico”.

Uno storytelling esperienziale che vedrà la partecipazione del gruppo artistico Mt6 con una performance di Simona Generali, che racconterà il dramma di una donna rinchiusa in manicomio e Maurizio Micheli al sassofono che accompagnerà la voce dell’attrice insieme al trio Onda Acustica (Giulio D’Agnello, Mauro Redini, Alessandro Sodini).

“Siamo riusciti a recuperare la biblioteca Giovan Battista Giordano – ha detto Isabella Tobino -, l’unica biblioteca medica esistente nel territorio della provincia ricca di opere di collezioni di riviste di medicina specialistica e generale a cui Giovan Battista Giordano si dedicò riordinandone il patrimonio letterario. La serata è anche una raccolta fondi che serviranno per le opere di ristrutturazione dell’ex manicomio di Maggiano ad opera della Fondazione Tobino”.

“Rinnoviamo con piacere – interviene Daniela Melchiorre, presidente della Società medico chirurgica lucchese – il rapporto con la Fondazione Tobino che con questo evento propone un’analisi dello psichiatra creando un coinvolgimento attivo dei visitatori grazie ad una narrazione storico-scientifica del disagio psichico”.

Per Lucca La vita è una bella festa è un altro degli eventi che segnano la ripartenza, ha detto l’assessore Ragghianti: “La ripartenza della cultura e dell’arte dopo un anno e mezzo difficile e ci auguriamo che le visite e questo tipo di iniziative possano proseguire anche in autunno”.

La biblioteca Giovan Battista Giordano

Nel 1773, dopo la soppressione del Monastero dei canonici lateranensi di Santa Maria di Fregionania, nasce l’ospedale per la cura dei malati di mente. Il primo nucleo della biblioteca fu creato nel 1867 per opera del direttore Gaetano Cappelli, oggi, nonostante il fondo bibliotecario si andato inesorabilmente assottigliandosi, la sua consistenza offre comunque uno spaccato della psichiatria del diciannovesimo e ventesimo secolo rappresentandone un’importante testimonianza. L’edificio contiene circa 4mila libri, oltre alle 261 riviste. I volumi più antichi risalgono al 1735.