Cresce l’attesa per il concerto lucchese del maestro Iván Fischer

19 luglio 2021 | 12:30
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Cresce l’attesa per il concerto lucchese del maestro Iván Fischer
Cresce l’attesa per il concerto lucchese del maestro Iván Fischer
Cresce l’attesa per il concerto lucchese del maestro Iván Fischer

L’appuntamento mercoledì (21 luglio) alle 21,30 in piazza San Martino

Cresce l’attesa per il concerto lucchese del maestro Iván Fischer, che si esibirà alla guida della sua Budapest festival orchestra mercoledì (21 luglio) alle 21,30 in piazza San Martino.

Dopo aver inaugurato il 64esimo Festival di Spoleto lo scorso 25 giugno, Fischer e la Budapest festival orchestra protagonisti del concerto estivo del Teatro del Giglio, con un programma dedicato alle musiche di Darius Milhaud, Zoltan Kodály, Astor Piazzolla e Giacomo Puccini. A Ruzan Mantashyan (soprano) e Antonio Poli (tenore) sarà affidato l’omaggio pucciniano inserito appositamente nel programma del concerto, una selezione di brani da La bohème.

La scaletta della serata prende il via con un omaggio ad Astor Piazzolla nella ricorrenza dei 100 anni dalla nascita: del compositore e strumentista argentino sarà eseguito lo struggente Tangazo. Sarà poi la volta di Le boeuf sur le toit op. 58 di Darius Milhaud: un divertimento gaio e leggero basato su melodie popolari brasiliane, condite con gusto politonale. Il concerto si concluderà con le Danze di Galánta di Zoltán Kodály, composte nel 1933 in occasione dell’ottantesimo anniversario della fondazione della Società Filarmonica di Budapest: brani dai ritmi infuocati, dalle melodie trascinanti e dai colori sfavillanti, un trascinante vortice ritmico perfetto per sollecitare al massimo il virtuosismo dell’orchestra.

Direttore d’orchestra, compositore, regista d’opera, pensatore ed educatore, Iván Fischer è considerato uno dei musicisti più lungimiranti e visionari del nostro tempo. Fondatore nel 1983 e direttore musicale della Budapest Festival Orchestra, e direttore musicale della Konzerthaus di Berlino e della Konzerthausorchester; dal 2018 è direttore artistico del Vicenza Opera Festival. La “sua” Budapest Festival Orchestra è nata con la filosofia di dare vita ad un gruppo di musicisti che fosse creativo, responsabile e all’interno del quale ognuno avrebbe continuato a sviluppare la propria musicalità nel repertorio orchestrale, cameristico e solistico. Il maestro Fischer ha introdotto nell’orchestra una serie di innovazioni, a partire da una rigorosa metodologia di studio individuale che mettesse in luce il talento creativo di ciascun orchestrale. Già nel 2009 un sondaggio internazionale indetto dalla prestigiosa rivista Gramophoneha eletto la Budapest Festival Orchestra fra le migliori orchestre del mondo.