Il Ripartire Festival chiude con oltre 2mila partecipanti e pensa già all’edizione 2022

30 agosto 2021 | 13:25
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Il Ripartire Festival chiude con oltre 2mila partecipanti e pensa già all’edizione 2022

I consiglieri Bianucci e Ragghianti: “L’idea è di prevedere il prossimo appuntamento durante l’anno scolastico”

Settanta associazioni coinvolte, venti workshop realizzati, quasi trenta ospiti dei talk, sei band di giovani emergenti che si sono potute esibire sul palco, più di 2mila partecipanti. Sono questi i numeri di Ripartire, il bello di essere giovani, il festival delle politiche giovanili del Comune di Lucca, che da giovedì a sabato si è svolto al Foro Boario e che si è concluso col tutto esaurito sulle note del concerto di Noemi, dopo che nei giorni del festival si sono esibiti anche giovani lucchesi, e artisti come Effenberg, Andrea Biagioni, Cmqmartina e Dardust.

“Siamo davvero felici per il risultato di questo numero zero della rassegna – commentano il consigliere comunale delegato alle politiche giovanili Daniele Bianucci e l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti – che reputiamo un punto di inizio importante, segno di un’attenzione ritrovata nei confronti delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi, che, in questi mesi di pandemia, hanno pagato il prezzo più alto, con una socialità a lungo praticamente azzerata. Il ringraziamento più forte va agli organizzatori, e soprattutto ai tanti volontari che hanno reso possibile l’evento, quelli delle associazioni coinvolte e quelli delle associazioni di protezione civile, che hanno consentito che tutto si svolgesse in sicurezza. Un grazie in particolare alla Croce Verde, che ha permesso l’effettuazione dei tamponi gratuiti in ingresso”.

“Nelle prossime settimane inviteremo le associazioni ad un confronto – proseguono Bianucci e Ragghianti – per ricevere da loro un feedback compiuto dell’evento, che sarà fondamentale per costruire il prossimo anno una ‘edizione numero uno’ ancora più forte e partecipata. L’idea è di prevedere il prossimo appuntamento durante l’anno scolastico: vorremmo infatti interessare direttamente gli istituti superiori del territorio, in modo da ottenere un coinvolgimento ancora maggiore soprattutto dei giovanissimi”.