Fare spazio alla reciprocità, al convento di San Cerbone il primo convegno di Spazio Spadoni

2 settembre 2021 | 14:54
Share0

Al centro il progetto ‘Hic Sum’ che promuove gemellaggi fra Misericordie di tutto il mondo fra cui Borgo a Mozzano, Santa Gemma e Lucca

Scambio e dono, come la reciprocità insegna. Sarà questo il tema centrale del convegno internazionale Fare spazio alla reciprocità organizzato da Spazio Spadoni. Una settimana, da lunedì (6 settembre) a sabato (11 settembre), di incontri, gruppi di lavoro, attività culturali, letture, visite, sia in presenza al convento di San Cerbone, sia in streaming su Zoom. Tema centrale è, appunto, la reciprocità, intesa come relazione necessaria fra persone per promuovere azioni di solidarietà e carità verso l’altro, anche grazie alle missioni e in particolare al progetto Hic Sum (Eccomi) volto a sottolineare l’impronta spirituale dell’agire con Misericordia.

La convention è stata presentata stamani (2 settembre) al convento di San Cerbone, da Luigi Spadoni, presidente di Spazio Spadoni, Claudia Barsanti, responsabile nazionale del servizio civile per le Misercordie d’Italia, Sergio Mura, direttore generale della Misericordia di Lucca, Gabriele Brunini, direttore della Misericordi di Borgo a Mozzano e il professor Giovanni Belletti.

“La convention, nella sua ‘edizione zero’ rappresenta una settimana di confronto sul tema della reciprocità, essenziale nel nostro operato e declinato da diversi punti di vista. Reciprocità intesa come relazione necessaria fra persone, soggetti, organizzazioni, basata sulla loro capacità di generare atti e azioni di scambio e dono – dice il presidente Luigi Spadoni -. In relazione al tipo di evento ed alle caratteristiche degli ospiti e dei relatori, la reciprocità incontra e approfondisce la relazione con il tema della missione e con il progetto Hic Sum, per la crescita e lo sviluppo delle organizzazioni, per la dimensione delle connessioni fra esperienze, storie e progetti diversi. Siamo quindi entusiasti – aggiunge – del percorso svolto fino ad oggi; in meno di un anno con l’associazione Spazio Spadoni abbiamo preso contatti con circa 60 congregazioni, coinvolgendo 43 suore in 23 paesi del sud del mondo. Al momento abbiamo 41 progetti Hic Sum che si stanno avviando o sono in fase di strutturazione attraverso il coinvolgimento di oltre 25 confraternite di Misericordia, fra cui quella di Borgo a Mozzano, impegnata in missioni anche in Congo, quella di Santa Gemma, impegnata in Costa D’Avorio e quella di Lucca in Brasile“.

Fare Spazio alla reciprocità

Ampia anche la platea di ospiti, tra cui l’economista Luigino Bruni, il benedettino padre Bernardo Gianni priore di San Miniato a Monte a Firenze, Leonardo Becchetti dell’università Tor Vergata di Roma, da New York Alessandro Mrakic program manager del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, l’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti, con altri quattro vescovi dall’Albania, dal Sud Sudan, dal Perù e dalla Turchia, Padre Jacques Mourad dalla Siria, la biblista Samira Youssef Sidarous, Gian Maria Piccinelli docente all’università della Campania e Ngindu Kalala dall’università di Kinshasa. Poi ancora Gianfranco Marocchi e Georges Tabacchi, codirettori della Biennale della prossimità, Mario Biggeri, Pier Angelo Mori e Giovanni Belletti dell’università di Firenze, Donatella Turri direttrice di Caritas Lucca, don Giovanni Momigli, direttore della pastorale sociale e del lavoro, suor Elisabetta Giussani, suor Hyacinthe Manariyo, suor Freeda Varghees, Salah Chfouka. Saranno presenti inoltre la scuola di Economia civile, il Polo Bonfanti di Loppiano, la Confederazione nazionale delle Misericordie, le Caritas Toscane, alcuni Centri missionari italiani, l’Agesci.

Spazio anche ai giovani con l’incontro in programma la sera di giovedì 9 settembre dal titolo La ricchezza del progetto Hic Sum per il mondo giovanile, uno sguardo in chiave di reciprocità che “vuole aprire le porte – spiega Claudia Barsanti,  responsabile nazionale del servizio civile per le Misercordie d’Italia – ai giovani e al loro rapporto con il mondo del volontariato e della Misericordia. La pandemia ha favorito la crescita di volontari e tutti questi progetti promossi dall’associazione possono aprire a nuove esperienze umane e formative anche per la generazione futura”.

Fare Spazio alla reciprocità

Tutti gli eventi della convention sono a ingresso gratuito. Per partecipare in presenza è obbligatoria la prenotazione, preferibilmente entro il 30 agosto e per partecipare on-line l’accesso è libero, previa gradita manifestazione di interesse. Per info, aggiornamenti, iscrizioni e manifestazioni di interesse scrivere a segreteria@spaziospadoni.org.

In allegato il programma nel dettaglio di Fare Spazio alla reciprocità

Spazio Spadoni

“Spazio Spadoni nasce circa un anno fa dalla volontà di coniugare l’amore per le missioni, coinvolgendo le congregazioni religiose missionarie e quello per le Misericordie, attraverso la strutturazione di un progetto concreto denominato Hic Sum (espressione latina che significa Eccomi) – dice il presidente Luigi Spadoni -. Hic Sum è il cuore dell’attività di Spazio Spadoni, che si sviluppa mettendo in contatto un’associazione con una congregazione religiosa missionaria femminile. Così una suora, già missionaria in uno dei paesi del sud del mondo, viene in Italia, ospite di una confraternita, per svolgere un periodo di formazione e di servizio dai 4 ai 6/8 mesi; una presenza che diviene un segno tangibile di missionarietà tra i volontari e nella comunità che la ospita”.

“Per la suora che svolge questo servizio è previsto un piano di tutoraggio e di affiancamento da parte dello staff di Spazio Spadoni che prepara, in tutto e per tutto, l’inserimento della missionaria nella Misericordia che ne ha fatto richiesta – continua il presidente -. Terminata l’esperienza in Italia, la suora torna in terra di missione e fonda una Misericordia mantenendo vivo il legame con quella di origine. Fin da subito viene promosso un continuo scambio di volontari tra l’Italia e il luogo di missione e viceversa generando un vero e proprio gemellaggio tra Misericordia italiana e quella missionaria. In terra di missione verrà strutturato anche un piccolo panificio artigianale, nella forma di impresa sociale locale, denominato Il pane di Misericordia che produrrà pane (o altro alimento base equivalente) da distribuire a coloro che non hanno possibilità di acquistarlo. Un segno concreto dell’opera di misericordia Dar da mangiare agli affamati. Il progetto, per i primi cinque anni, è sostenuto in tutto e per tutto da Spazio Spadoni che seguirà non solo la promozione e il coordinamento di tutte le fasi operative ma si farà anche carico di ogni spesa da sostenere; trascorso questo tempo, Spazio Spadoni continuerà a seguire ed assistere il progetto ma sarà la Confraternita italiana a svolgere il ruolo di protagonista nel supporto e sviluppo della Misericordia gemellata in terra di missione. L’obiettivo – conclude il presidente – è quello di creare 72 progetti“.