Oltre 4mila presenze in due mesi di concerti: grande successo per Lucca Classica Music Festival 2021

6 settembre 2021 | 14:42
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Bilancio in positivo per la rassegna di teatro del Giglio e di Associazione Musicale Lucchese. Il presidente Cattani: “Andiamo avanti con forza, coraggio e fiducia”.

Due mesi di musica con 64 appuntamenti in 12 sedi diverse, tra Lucca, Capannori e la Versilia, per un totale di quasi 300 musicisti e ospiti coinvolti, di cui il 75 per cento under 30. È stata un gran successo lasettima edizione di Lucca Classica Music Festival, la manifestazione promossa dall’Associazione musicale lucchese e dal teatro del Giglio con il fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che chiude con un bilancio più che positivo.

Un primo resoconto del festival è stato presentato questa mattina (lunedì 6 settembre) dal presidente dell’Associazione musicale lucchese, Marco Cattani, e dal direttore artistico del Festival, Simone Soldati, assieme all’amministratore unico del teatro del Giglio, Giovanni Del Carlo, al presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, e al sindaco Alessandro Tambellini.

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“Quella del 2021 è stata un’edizione impegnativa e non agevole, per rispettare i protocolli sanitari giustamente imposti – ha esorditoCattani – con 64 appuntamenti in 60 giorni, oltre 4000 presenze, più di 40 ditte e fornitori locali coinvolti nei più svariati settori, a Torre del Lago, Forte dei Marmi, Capannori, valorizzando l’intero territorio lucchese. Voglio ringraziare tutti per aver contribuito a far crescere il festival anche in un anno difficile: la Fondazione Banca del Monte di Lucca, il teatro del Giglio, le istituzioni, gli sponsor e i mecenati, che ci hanno sostenuto o con i quali abbiamo collaborato. Ringrazio il consiglio, il comitato artistico e lo staff di Lucca Classica per il grande lavoro svolto. Abbiamo rispettato i parametri a livello economico e siamo molto soddisfatti: Covid permettendo, la prossima manifestazione si svolgerà dal 23 aprile al primo maggio 2022. Andiamo avanti sempre con forza, coraggio e fiducia”.

Parole condivise anche da Marcello Bertocchini, presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. “La valutazione di impatto è sicuramente positiva – ha detto – il festival ha ottenuto risultati di rilievo nella sua nuova versione spalmata in un periodo più lungo, rivelatasi molto valida. Da un lato Lucca Classica ha dimostrato nuovamente di essere in grado di coinvolgere una grossa parte del territorio provinciale. Dall’altro, ha dato prova della sua attrattività attirando nuovi sponsor. Particolari che ne denotano la grande capacità organizzativa e di programmazione”.

Capacità organizzativa apprezzata anche dal sindaco Tambellini, che ha aggiunto: “Lo sviluppo culturale dell’intero territorio è senza dubbio un elemento di grande importanza, su cui punteremo nel progetto di Lucca capitale della cultura 2025. Così come lo è la costante collaborazione con il teatro del Giglio, con il Puccini museum e con l’istituto superiore di studi musicali Boccherini, tre realtà fondamentali per lo sviluppo di progetti futuri a Lucca”.

Giovanni Del Carlo ha sottolineato la qualità e la quantità di eventi messi in calendario. “In questa estate Lucca Classica ha sicuramente contribuito ad arricchire l’offerta culturale proposta ai lucchesi e ai tanti turisti presenti che sicuramente avranno un motivo in più per ricordare con piacere il soggiorno in città”.

“Era importante ripartire insieme – ha detto il direttore artistico del festival, Soldati – con unità di intenti e una progettazione puntuale. Mi unisco a Cattari nel ringraziare le istituzioni e l’abnegazione di chi ha creduto nel festival. Dei 290 artisti coinvolti il 40% sono under 30: un dato importante in questo momento, perché i giovani rischiano di non veder capitalizzati i loro investimenti nell’istruzione.Anche quest’anno – continua –  abbiamo puntato su appuntamenti di qualità e, al contempo, abbiamo confermato la politica dei biglietti con prezzi contenuti o addirittura simbolici che rende gli eventi accessibili a tutti, per proseguire nell’opera divulgativa da sempre alla base del festival. Il rapporto con l’istituto musicale Boccherini sarà incrementato, vogliamo avere una visione prospettica e mettere a sistema le realtà del territorio facendole dialogare in una dimensione nazionale e internazionale. Fra qualche settimana presenteremo l’impianto di Lucca Classica 2022 in programma dal 23 aprile al primo maggio, sarà un’occasione per promuovere la città muovendosi su terreni nuovi con un’attenzione anche alla biosostenibilità, in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030. Si fa cultura anche così, cercando di scuotere le coscienze”.

Con loro anche i rappresentanti di alcuni degli enti e delle realtà culturali che hanno contribuito a vario titolo a questa edizione. Lucca Classica, infatti, da sempre si caratterizza per la grande capacità di fare rete e coinvolgere la città e il territorio lucchese sia in termini materiali, con appuntamenti inizialmente diffusi in varie sedi nel centro storico e poi, negli anni, arrivati fino in Versilia, sia a livello di collaborazioni che si traducono in preziosi contenuti capaci di rendere il programma sempre più ricco e attraente. In questa edizione le realtà coinvolte nel Festival sono state 15 e si va dal Puccini Museum a Villa Reale di Marlia, passando per Villa Bertelli a Forte dei Marmi e Villa Orlando a Torre del Lago, per arrivare ai concerti realizzati in collaborazione con il Comitato Amur e le Dimore del Quartetto, inseriti nel programma di respiro nazionale Musica con Vista. Tra le collaborazioni principali, come sempre, quella con l’istituto Luigi Boccherini la cui orchestra e il cui coro sono stati protagonisti di due grandi concerti e alcune prove aperte, anche quest’anno tra gli appuntamenti più apprezzati dal pubblico.

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Confermato l’appoggio alla manifestazione di Camera di commercio e Lucca Promos. “Lucca Classica 2021 è stato più forte del Covid – ha sottolineato Bartoli – grazie ai fattori innovativi che hanno sempre caratterizzato questa manifestazione. Voglio sottolineare la programmazione svoltasi a Villa Bertelli che ha coinvolto famiglie e ragazzi, è importante dare loro l’opportunità di avvicinarsi alla musica. Lucca Classica è sicuramente un progetto su cui puntare”. Per Lucca Promos, Pasquini ha aggiunto: “Lucca Classica è nata per valorizzare la nostra musica e la nostra città. Noi ci abbiamo creduto subito, mettendo a disposizione i nostri spazi in via Fillungo. Oggi la manifestazione è andata oltre i confini delle mura, raggiungendo in soli 7 anni grandi dimensioni. Confermiamo il nostro sostegno a Lucca Classica, una realtà che fa vivere ancora di più il nostro tessuto cittadino, continuando a portare famiglie e turismo nel centro storico”.

Sulla stessa linea anche FrancescoFranceschini, presidente del Real Collegio: “Abbiamo collaborato con Lucca Classica per dare alla città di Lucca spazi per fare musica e cultura. L’obiettivo è stato raggiunto, mi auguro di poter ospitare anche la prossima edizione della manifestazione”.

Questa edizione di Lucca Classica ha goduto di un’ottima attenzione da parte dei media nazionali che hanno colto il valore della manifestazione. Il festival è stato protagonista di trasmissioni televisive quali Save the date su Rai5 e Bell’Italia. In Viaggio su La7 ed è stata proposta ai lettori dei mensili Gardenia e Bell’Italia come un motivo in più per raggiungere la lucchesia e godere di un soggiorno tra storia, bellezze paesaggistiche e buona musica. Anche Rai Radio3 e il tgr Toscana hanno offerto spazio alla manifestazione.

Per quanto riguarda il pubblico, le presenze sono state più di 4mila, con molti turisti stranieri che, soprattutto a partire da fine luglio, hanno colto l’opportunità di arricchire il loro soggiorno a Lucca con ottimi concerti, proposti in suggestive location e a prezzi assolutamente contenuti.

Per quanto riguarda l’indotto creato dal festival, sono più di 40 le aziende del territorio hanno lavorato con e per Lucca Classica, tra hotel, ristoranti, service audio, responsabili di sala e della sicurezza, consulenti e professionisti. Ci sono inoltre i ragazzi e le ragazze, una decina in tutto, che hanno lavorato come maschere ai concerti.