Torna la Bright Night e la scuola Imt lancia il primo podcast ‘Lucca svelata’

Per la notte della ricerca tra il 24 e il 25 settembre l’istituto lucchese organizzerà visite guidate in piccoli gruppi, per illustrare i luoghi, le storie e gli edifici della città raccontati negli episodi
Torna in presenza la Bright Night 2021, la notte europea della ricerca in programma tra venerdì 24 e sabato 25 settembre. Decine gli appuntamenti toscani che coinvolgeranno oltre mille ricercatrici e ricercatori di tutto il mondo universitario per un viaggio attraverso i temi più attuali della quotidianità e uno sguardo al futuro,
Sostenibilità, ambiente, clima, salute, tecnologia, società, storia e, in omaggio all’anniversario, Dante: tantissimi i temi toccati da questa edizione, che prevede attività specificamente pensate per i più piccoli e visite guidate a musei scientifici, biblioteche, laboratori e dipartimenti. Senza dimenticare musica e spettacolo. In particolare a Lucca coinvolgerà gli studiosi della Scuola Imt.
Tra le iniziative organizzate dall’istituto lucchese ci sono Il Cervello al buio, per mettere alla prova i propri sensi una volta spenta la luce: una mostra percorso sensoriale guidati da persone non vedenti. Escape room e video giochi per una comunità sostenibile come Sos Formiche e Fuga dal Castello. Presentazioni di libri con Polvere. Il caso Marta Russo. Esperimenti che ci vengono in aiuto nella nuova quotidianità di pandemia che stiamo vivendo come Fare i conti con il rischio, per valutare e comprendere la nostra percezione delle informazioni in cui siamo immersi ogni giorno. E anche, come da tradizione, eventi per bambini, con il laboratorio Un’avventura… emozionantealla scoperta di che cosa sono le emozioni.
Ma alla Bright night 2021 sarà lanciato anche il primo podcast targato Scuola Imt: Lucca svelata, sguardi curiosi su (in)soliti luoghi. La serie in cinque episodi, scritta dalle allieve e dagli allievi del corso di dottorato in beni culturali, disponibile su www.bright-night.it e www.imtlucca.it, porterà alla scoperta di luoghi più o meno noti della città, delle sue strade, delle sue storie: dalle strane creature che popolano le architetture delle chiese del centro, fino alla storia dei suoi spazi verdi e delle piante che li popolano, passando per il legami di Dante Alighieri con Lucca. Da podcast a percorso vero e proprio. Il 24 e il 25 settembre Lucca svelata diventa visite guidate in piccoli gruppi, per illustrare i luoghi, le storie e gli edifici della città raccontati nel podcast.
“Siamo felici perché Bright Night torna ad essere in larga parte in presenza dopo due anni complicati a causa della pandemia e delle restrizioni per evitare i contagi – ha affermato l’assessora regionale alla ricerca e all’università Alessandra Nardini -. Ringrazio tutto il mondo universitario e della ricerca per questo programma ricco e diffuso nei vari territori della Toscana. Questa pandemia ci ha insegnato a dare il giusto ordine alle priorità ed oggi parlare di scienza e ricerca è più che mai decisivo. La scienza e la ricerca sono strumenti di lotta alle disuguaglianze, che possono accompagnarci nelle fasi di transizione e di trasformazioni per evitare squilibri economici e sociali. Non potremmo essere qui se ricercatrici e ricercatori non ci avessero messo a disposizione un vaccino in tempi rapidissimi. Per questo parlare di scienza oggi significa in primo luogo rimetterla al centro dell’agenda politica, lavorare per aumentare la consapevolezza rispetto alla sua importanza e renderla così più vicina alle cittadine e ai cittadini. Abbiamo tutti il dovere di lavorare per contrastare pericolose tendenze che puntano a delegittimare il metodo scientifico, il suo valore, il suo ruolo fondamentale nello sviluppo della nostra società”.
“Ieri ho ascoltato il discorso sullo stato dell’Unione della presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen e c’è stata una frase che mi ha colpito – ha detto To, consigliera del presidente della Regione Toscana per le politiche giovanili, portando i saluti anche del presidente Eugenio Giani -. Diceva che se vogliamo plasmare l’Unione a loro immagine, i giovani devono poter plasmare il futuro dell’Europa. Un ragionamento simile vale per ricercatrici e ricercatori: ogni giorno svolgono un ruolo straordinario per plasmare il domani nel presente. Ecco perché siamo in campo, e ringrazio l’assessora Nardini per il grande impegno che sta mettendo su questi temi, per sostenere il mondo della ricerca e per tenere i riflettori accesi sul lavoro che università e ricerca svolgono ogni giorno. Le soluzioni ai grandi problemi che abbiamo di fronte non possono prescindere dal concreto contributo delle ricercatrici e ricercatori che operano in Toscana. Grazie a loro possiamo raccontare di un Toscana proiettata già oggi nel futuro. Rivolgo anche io un ringraziamento e faccio un in bocca al lupo per la bella sfida di questo anno”.