Ritorno con ottava rima per la zuppa di Santa Maria del Giudice: la cena omaggio a Dante è un successo
Sabato scorso (18 settembre) l’area della tradizionale sagra paesana è tornata ad animarsi per i 700 anni dalla morte di Dante
C’erano più di cento persone alla cena organizzata sabato scorso (18 settembre) dal comitato paesano per la valorizzazione del Passo di Dante, nell’area della tradizionale sagra della zuppa di Santa Maria del Giudice.
L’occasione, d’altronde, era un anniversario tondo: quello dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, celebrato a colpi di ottava rima da due maestri come Mauro Chechi e Francesco Burroni proprio vicino “al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno”.
E tra improvvisazioni, contrasti teatrali e poesie, dopo due anni di stop è tornata sulle tavole dei commensali, per una sera, anche la zuppa.
Presenti alla cena anche il consigliere comunale Gianni Giannini, l’assessora all’urbanistica Serena Mammini e il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini.
Non sono mancate le note del cantastorie Gildo dei Fantardi, abitante proprio di Santa Maria del Giudice, così come i versi irriverenti di Gino Custer De’ Nobili recitati a memoria da un vivace paesano di 82 anni, Piero Fava.
Un ottimo assaggio per tornare a organizzare, Covid permettendo, la sagra della zuppa già dalla prossima stagione.