Successo per il convegno ‘I liberi spazi di Maggiano e le architetture manicomiali in Italia’



Posto l’accento sulla situazione dell’ex manicomio di Fregionaia e sulla speranza di un suo possibile recupero
Successo per il convegno I liberi spazi di Maggiano e le architetture manicomiali in Italia che si è svolto sabato scorso (18 settembre), promosso da Emanuela Sorbo dell’Iuav Università di Venezia, da Isabella Tobino presidente della Fondazione Mario Tobino e dall’architetto Marco Chiuso della soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara.
Convegno che ha voluto porre l’accento sulla situazione dell’ex manicomio di Fregionaia e sulla speranza di un suo possibile recupero per una sempre maggiore fruizione da un pubblico giovane e meno giovane per aprire una porta sul presente e sul futuro della salute mentale. Hanno portato i saluti istituzionali la Regione Toscana con l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, l’Asl con Luigi Rossi, la soprintendente per le Province di Lucca e Massa Carrara Angela Acordon, il sindaco Alessandro Tambellini, per la Provincia di Lucca Iacopo Menchetti e Raffaele Domenici per la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Tutti nei loro interventi hanno puntualizzato l’importanza del convegno che ha il pregio di ricondurre il recupero dell’ex manicomio di Maggiano all’ interno di un discorso generale nazionale che ha avuto talvolta esiti positivi, talvolta più problematici, ma che è necessario comunque affrontare.
Il progetto per dare nuova vita all’ex manicomio è stato presentato nel pomeriggio dall’architetto Piero Guicciardini di Firenze. Importanti gli interventi che si sono susseguiti nella giornata con relatori provenienti da tutta l’Italia e che hanno permesso di conoscere le situazioni degli ex manicomi di Milano grazie a Ferdinando Zanzottera del Politecnico di Milano, a Daniela Pittaluga dell’ Università di Genova e agli ex manicomi sardi con Caterina Giannatasio dell’Università di Cagliari e ancora interventi interdisciplinari sul diverso uso della fotografia degli spazi manicomiali con Alvise Sforza Tarabochia dell’Universty of Kent. Enrico Marchi ha poi presentato le buone pratiche di cura che si svolgevano a Maggiano improntate all’umanità e alla volontà di creare un’amorevole comunità all’interno dell’Istituto in tempi ben precedenti all’idee di Basaglia. Un convegno che ha portato alla ribalta le difficoltà del futuro delle strutture ex manicomiali, futuro che per i promotori è possibile realizzare solo attraverso una ragionevole condivisione e un approfondito senso di appartenenza a questi luoghi da parte delle Istituzioni che sono coinvolte. Gli atti del convegno pubblicati da Maria Pacini Fazzi Editore sono già disponibili.