Pianeta città, ultimi giorni per visitare la mostra alla Fondazione Ragghianti

21 ottobre 2021 | 15:58
Share0
Pianeta città, ultimi giorni per visitare la mostra alla Fondazione Ragghianti
Pianeta città, ultimi giorni per visitare la mostra alla Fondazione Ragghianti
Pianeta città, ultimi giorni per visitare la mostra alla Fondazione Ragghianti
Pianeta città, ultimi giorni per visitare la mostra alla Fondazione Ragghianti
Pianeta città, ultimi giorni per visitare la mostra alla Fondazione Ragghianti

C’è tempo fino alle 19 di domenica (24 ottobre)

Sono gli ultimi giorni per visitare la mostra della Fondazione Ragghianti Pianeta città. Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021.

L’esposizione sarà visitabile fino a domenica (24 ottobre) compresa dalle 11 alle 19. Nei giorni scorsi è apparso, su uno dei principali quotidiani italiani, un servizio di due pagine dedicato alla passione collezionistica di Italo Rota e al documentario Pianeta Rota, prodotto dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con La Fournaise in occasione e per la mostra, diretto da Eleonora Mastropietro, da lei ideato insieme con Daniele Ietri. Già selezionato (e classificatosi al quarto posto) al Venice Architecture Film Festival all’inizio di settembre, il cortometraggio è ora in concorso al Milano Design Film Festival, e sarà proiettato proprio domenica (24 ottobre) al Teatro Franco Parenti di Milano.

La mostra Pianeta città. Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021, promossa e prodotta dalla Fondazione Centro studi sull’arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca e della Città di Lucca, la sponsorizzazione di Banco Bpm e la sponsorizzazione tecnica di Saib, è un viaggio multidisciplinare e caleidoscopico nell’immaginario urbano dagli inizi del XX secolo fino all’oggi. Presenta al pubblico una selezione di circa seicento pezzi – dai libri alle opere d’arte, dai manifesti al cinema, dalle copertine dei dischi ai prodotti di design, dalle riviste ai fumetti – che, in dieci sezioni, creano una narrazione del Novecento e del primo ventennio del nuovo millennio attraverso la visione della città, la sua rappresentazione nelle arti e nel cinema e l’evoluzione dell’oggetto libro. L’allestimento, progettato dallo stesso Italo Rota, consiste principalmente di tavoli-espositori, di vetrine e di vecchi televisori dove scorrono le immagini in movimento di rari filmati d’epoca. Sperimentale è inoltre la scelta di sostituire i testi di sala con video in cui il collezionista racconta in prima persona il senso degli oggetti in mostra e dei loro accostamenti.

In occasione di questa esposizione le Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte hanno pubblicato un vero e proprio libro Pianeta città, curato dal direttore Paolo Bolpagni, con il suo testo e quelli di Aldo Colonetti, Italo Rota, Francesco Careri, Eleonora Mastropietro, Daniele Ietri, Alessandro Romanini e Franco La Cecla. Inoltre è stato realizzato il documentario Pianeta Rota, della durata di circa venti minuti (proiettato in una sala della mostra), che racconta la collezione di Rota dalla sua prospettiva personale. Il cortometraggio, diretto da Eleonora Mastropietro, esplora la casa dell’architetto, dove si trova l’“accumulo”, come lui stesso lo chiama, delle migliaia di oggetti, opere d’arte e libri che compongono questa straordinaria raccolta: una congerie in cui si alternano alto e basso, popolare e cólto, che dialogano fra loro in una collocazione apparentemente casuale, e che Italo Rota usa alla stregua di strumenti di ricerca, icone e promemoria per supportare il proprio lavoro culturale e creativo.