Teatro dei Differenti, una stagione grandi firme con lo sguardo alle novità

25 ottobre 2021 | 13:37
Share0
Teatro dei Differenti, una stagione grandi firme con lo sguardo alle novità
Teatro dei Differenti, una stagione grandi firme con lo sguardo alle novità
Teatro dei Differenti, una stagione grandi firme con lo sguardo alle novità
Teatro dei Differenti, una stagione grandi firme con lo sguardo alle novità
Teatro dei Differenti, una stagione grandi firme con lo sguardo alle novità

Apre il cartellone lo spettacolo di Drusilla Foer. Ci sarà anche Simone Cristicchi con “Paradiso. Dalle tenebre alla luce”

Grandi narratori per riflettere sul tempo che stiamo vivendo e un’attenzione particolare alle novità dalla scena nazionale. Il Teatro dei Differenti di Barga riapre le porte ai propri spettatori per la stagione 2021-22.

Otto appuntamenti di spettacolo firmati da autori e interpreti di primo piano del panorama nazionale per una vera e propria ripartenza dello spettacolo dal vivo.

Stefano Massini, Simone Cristicchi, Marco Paolini, Maria Amelia Monti, Valentina Lodovini, Drusilla Foer sono alcuni dei protagonisti di un cartellone che nasce, come sempre, dalla collaborazione fra l’amministrazione comunale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

“A marzo dello scorso anno abbiamo interrotto con dispiacere, e direi incredulità, la stagione di prosa del Differenti – spiega la sindaca di Barga, Caterina Campani -. Sono seguiti mesi difficili, sinceramente complicati sotto molti aspetti. La nostra vita si è trasformata.  Una cosa bella e normale come frequentare un teatro non era più possibile. Oggi la situazione è migliorata e siamo riusciti, con Fondazione Toscana Spettacolo che ringrazio, a programmare una nuova stagione, una ripartenza. Torneranno a Barga grandi nomi del teatro e finalmente riapriremo il portone del Differenti e alzeremo ancora una volta il suo rosso sipario. In tanti ci hanno chiesto della stagione, se il teatro avrebbe riaperto. Lo abbiamo fatto con convinzione perché andare a teatro per una comunità è una necessità, quella del ritrovarsi. Oggi lo possiamo fare e lo viviamo come una rinascita”.

“È con grande soddisfazione – sottolinea la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – che presentiamo questa nuova stagione del Teatro dei Differenti. Una stagione che coincide con la possibilità per gli spettatori di tornare ad incontrarsi, a condividere emozioni e spunti di riflessione di fronte al palco, ritrovando il piacere di vivere la cultura anche come momento di socialità. Abbiamo condiviso passo dopo passo con l’amministrazione comunale di Barga un lavoro di programmazione che portasse alla realizzazione di una stagione di qualità, firmata da autori ed interpreti in grado di toccare il cuore e la mente di una comunità che può finalmente tornare a popolare il proprio teatro”.

“Il Teatro dei Differenti – osserva il direttore della Fondazione Toscana Spettacolo, Patrizia Coletta – riapre le porte al proprio pubblico affezionato con un cartellone che ospita alcuni dei più grandi narratori del nostro tempo: Stefano Massini, Simone Cristicchi, Marco Paolini firmano ed interpretano spettacoli densi di contenuto, che sapranno ripagare nel migliore dei modi le aspettative del pubblico di Barga, mentre Massimiliano Civica con I Sacchi di Sabbia propone la propria versione di Andromaca di Euripide, muovendosi lungo il crinale che separa comico e tragico. Queste sono solo alcune suggestioni di una stagione teatrale che vedrà sul palco anche Maria Amelia Monti interpretare La parrucca, da La parrucca e Paese di maredi Natalia Ginzburg, e Valentina Lodovini in Tutta casa letto e chiesadi Dario Fo e Franca Rame”.

Il programma

Ad aprire la stagione, mercoledì (24 novembre) alle 21, come per tutti gli spettacoli è Eleganzissima, di e con Drusilla Foer.

Il recital è un mish-mash emotivo e musicale, che racconta, con humour tagliente e commovente malinconia, aneddoti e ricordi intensi di una vita straordinaria, vissuta fra la Toscana, Cuba, l’America e l’Europa e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. Essenziali al racconto sono le canzoni, legate a quei momenti di vita, che Drusilla Foer interpreta accompagnata al pianoforte dal Maestro Loris di Leo, con la partecipazione di Nico Gori, solista d’eccezione al clarinetto e al sax. Madame Foer canta i brani di Brel/Battiato, Chaplin, Amy Winehouse, Gaber, Jannacci, Bowie, Don Backy, Tosti/D’Annunzio, Milly e altri. Eleganzissima è soprattutto uno spettacolo ricco di musica. La produzione è della Best Sound di Franco Godi, compositore per la pubblicità, per la tv e per il cinema fin dagli anni ’60, nonché scopritore e artefice dell’hip hop di successo in Italia dagli anni ’90 ad oggi.

Martedì 7 dicembre Stefano Massini porta in scena L’alfabeto delle emozioni.

Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni. Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo? Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi, e proprio da qui parte Stefano Massini – lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv a Piazzapulita – per un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci. In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia…), Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro. Scorrono visi, ritratti, nomi, situazioni. Si va da Arthur Conan Doyle che fa l’esperimento di sondare i suoi amici sul tema del dubbio, al grande Chagall che non riesce a reagire alla scomparsa di Bella Rosenfeld; da Al Capone che tremava alla vista di una siringa, alla moglie di Giosuè Carducci costretta a pregare i compagni del poeta di farlo vincere alle carte. Ad andare in scena è la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore.

Valentina Lodoviniè la protagonista di Tutta casa letto e chiesa, di Dario Fo e Franca Rame, in programma mercoledì 12 gennaio.

Uno spettacolo sulla condizione femminile, in particolare sulle servitù sessuali della donna. Si ride, e molto, ma alla fine resta addosso una grande amarezza. Il primo debutto è stato a Milano, alla Palazzina Liberty, nel 1977, in appoggio alle lotte del movimento femminista. Il testo è tuttora allestito in oltre trenta nazioni: la condizione della donna, purtroppo, è simile ovunque. Il protagonista assoluto di questo spettacolo sulla donna è l’uomo. Meglio, il suo sesso! Non “in carne e ossa”, ma è sempre presente, enorme, che incombe e schiaccia le donne. Le donne sono anni che si battono per la loro liberazione, chiedendo parità di diritti con l’uomo, parità sociali, parità di sesso… E quando mai! Le donne non arriveranno mai ad uguagliare l’uomo in questo campo. È del tutto utopistico sperarlo… anche per un fatto anatomico. Donne rassegnatevi!

In stagione, sabato 29 gennaio, anche Andromaca, di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia, con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri ed Enzo Lliano.

Dopo i Dialoghi degli Dei, Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia tornano insieme su un classico dell’antichità, esplorando i confini tra comico e tragico.

In Andromaca, nonostante la drammaticità dei temi proposti, il carattere farsesco e comico affiora valorizzando la drammaturgia di Euripide. Ancora una volta le disillusioni dell’essere umano, incapace di contrastare il proprio destino, innescano una serie di sfortunati eventi che con estrema ironia Civica commenta in scena attraverso un coro femminile. Non manca la cifra stilistica dei Sacchi di Sabbia: un marcato accento toscano che rende familiari, e ancor più fruibili, i personaggi. Le figure femminili, rigorosamente interpretate da uomini en travesti, spingono l’intera pièce al limite del paradosso, per una nuova esilarante versione del classico euripideo.

A seguire, venerdì 11 febbraio, L’uomo ideale, con Simone Teodoro, Toni Fornari e Claudia Campagnola, per la regia di Toni Fornari.

Giada e Lollo sono soci in affari e vivono insieme in una bella casa-ufficio. Hanno un’azienda di moda. La loro griffe è molto conosciuta in Italia ma non riesce a diffondersi all’estero. La particolarità della loro convivenza consiste nel fatto che i due non sono fidanzati tra di loro ma convivono da amici: Giada è disperatamente alla ricerca dell’uomo ideale e Lollo è gay. Decidono di mettere un annuncio per affittare una stanza della loro grande casa e in questo modo sperano di poter selezionare i candidati per trovare l’uomo ideale per Giada. Tra i tanti si presenta Damiano: bello, affascinante, cortese, divertente, insomma, sembra proprio L’Uomo Ideale. A perdere la testa per Damiano, però, non è soltanto Giada, ma, inaspettatamente, anche Lollo. Si scatena così una competizione tra i due che porterà a risultati sorprendenti. Divertimento, emozioni e colpi di scena in una commedia brillante che affronta il tema della solitudine dell’uomo di oggi.

Venerdì 4 marzo, Maria Amelia Monti è, con Roberto Turchetta, la protagonista de La parrucca, da La parrucca e Paese di mare di Natalia Ginzburg.

La parrucca e Paese di mare sono due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano l’uno la prosecuzione dell’altro, che raccontano le vicende di Massimo, un uomo perennemente insoddisfatto che passa da un lavoro all’altro, ma vorrebbe fare l’artista e Betta, una donna ingenua, irrisolta, che si deprime e si annoia facilmente, ma genuina come solo i personaggi della Ginzburg sanno essere.

Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, questo progetto, diretto da Antonio Zavattieri, conferma Maria Amelia Monti come straordinaria interprete ginzburghiana: l’attrice più adatta oggi a far rivivere quel personaggio femminile che tanto aveva di Natalia stessa.

Sani! Teatro fra parentesi: le mie storie per questo tempoè uno sguardo sul momento particolare del teatro, che Marco Paolini porta in scena giovedì 17 marzo con l’accompagnamento musicale di Saba Anglana e Lorenzo Monguzzi.

Teatro fra parentesi è nato di corsa, in pochi giorni all’inizio dell’estate del 2020 per andare in scena davanti a pochi spettatori per volta, distanziati. Era una commedia di storie autobiografiche, il racconto di miracoli teatrali dedicati a tutti quelli che fanno parte di quel mestiere. La chiusura di tutte le sale teatrali a partire dall’autunno del 2020 ha bloccato in partenza quel progetto. Nel 2021 il lavoro è ripreso, le ragioni per proporlo sono le stesse, ma diverse le condizioni, diversa la consapevolezza di quanto il tempo delle pandemie stia incidendo sulle abitudini, la vita ed i riti sociali. Un intreccio completamente nuovo di testi, racconti e canzoni ha sostituito il vecchio. È ancora un teatro fra parentesi, ma ora ha un nuovo titolo e una pratica di prove con il pubblico realizzate durante l’estate del 2021. Dall’epico-comico incontro-scontro tra Carmelo Bene e Marco Paolini nel 1983, all’incontro-scontro tra Reagan e Gorbačëv al vertice di Reykjavík nel 1986; dalla ricostruzione dopo il terremoto del ’76 in Friuli, alla ripartenza dopo la pandemia. Ogni argomento, ogni accadimento sono parti, personaggi, scene, fili di una storia che prende forma di ballata, dove parola e canto hanno pari dignità. Sani! è un’espressione usata per dare il saluto ai piedi delle Alpi, nella valle del Piave. È un augurio, una benedizione, un viatico. Viene da Salus, riassume il senso del teatro per questo tempo, un teatro che mette insieme creando ponti.

Chiude la stagione, giovedì 7 aprile, Simone Cristicchi con Paradiso. Dalle tenebre alla luce.

In ogni uomo abita una nostalgia dell’infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza.

Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno – che molto spesso è da lui edificato – barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell’arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della Natura.

A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta Paradiso. Dalle tenebre alla luce, opera teatrale per voce e orchestra sinfonica, racconto di un viaggio interiore attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come un fiume sotterraneo, attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi.
La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili. Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.

Con il suo nuovo lavoro teatrale, Simone Cristicchi – che ha scritto l’opera in collaborazione con Manfredi Rutelli ed è co-autore, con Valter Sivilotti, delle musiche originali, oltre a firmare canzoni e regia – affronta il poema dantesco con il suo originale, poetico punto di vista.