Gli Atti degli apostoli diventano un gioco: lanciato il prototipo di Kerygma

Sarà possibile provare il gioco all’Arcivescovado su prenotazione e nell’area giochi del Real Collegio
“La copia numero 1 di questo gioco, quando entrerà in produzione, sarà regalata a papa Francesco”. Scherza – ma nemmeno troppo – Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, che questa mattina (29 ottobre) ha tenuto a battesimo la presentazione del prototipo di gioco in scatola sulla narrazione degli Atti degli apostoli, Kerygma.
Un lancio che ha potuto contare sulla vetrina di Lucca Comics and Games e che sarà seguito da due pomeriggi esperenziali nel Salone dell’Arcivescovado, domani (30 ottobre) e domenica (31 ottobre): si potrà accedere su prenotazione (clicca) e green pass. Sarà possibile provare Kerygma anche nell’area giochi del Real Collegio.
Insieme a Giulietti, all’auditorium del Suffragio, erano presenti l’ideatore del gioco, Mauro Granducci, Tiziano Antognozzi e Andrea Squilloni di Lucca Crea, l’editore Domenico Di Giorgio e il game designer Luigi Ferrini.
Lo scopo del gioco è far rivivere la nascita e lo sviluppo delle prime comunità cristiane con un approccio divertente agli episodi – e a tutti i movimenti di predicazione degli apostoli nel I secolo d.C. – così come narrati dal libro degli Atti nelle Lettere contenute nel Nuovo Testamento. Il gioco è stato creato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Lucca e dV Giochi, da un’idea di Mauro Granducci (evangelico), lucchese, grande appassionato di giochi e condivisa e sviluppata da esperti (credenti e non credenti) di Lucca Crea.
Tutto è cominciato a partire dalle settimane immediatamente successive all’edizione 2019 di Lucca Comics and Games, quando il gruppo di progettazione, ecumenico ed eterogeneo per competenze e provenienze, ha effettuato prove, riunioni, affinamenti delle dinamiche del gioco, per arrivare infine a produrre un prototipo che sarà finalmente testato anche in presenza durante questa edizione: l’iter di realizzazione, d’altronde, ha avuto qualche difficoltà a causa della pandemia.
“Il nostro desiderio – dice Giulietti – è che i giovani e meno giovani possano avvicinarsi conspinta ludica e con la curiosità dell’indagine storica a un’esperienza che può aprire finestre sulla spiritualità. Sono convinto che il gioco sia una cosa seria, sia interazione tra persone e comprensione di ambienti diversi dal proprio. A tutte le età è possibile crescere attraverso il gioco”.
“Ho questo progetto in tasca da oltre 20 anni – ha spiegato l’ideatore Granducci – da quando, nel 1999, da ateo sono diventato protestante. Volevo fare la mia parte per far conoscere il Vangelo e so che questa è una piccola parte, quasi un dettaglio. Ma Dio ha cura anche dei dettagli, no? Mi piacerebbe che questo progetto potesse rimanere aperto, magari attraverso una pagina social che raccolga i consigli delle comunità di giocatori che lo hanno provato, con suggerimenti di modifiche per eventuali edizioni future di Kerygma”.
Kerygma attiverà meccanismi di competizione tra giocatori che avranno l’obiettivo di predicare il Vangelo, diffondendo più e prima degli altri il messaggio cristiano nelle città e nelle regioni attorno al Mediterraneo, rappresentato su un tabellone, su cui si muoveranno le pedine. È stato anche studiato un corposo elenco di avvenimenti, tratti dalla Bibbia e dalle fonti storiche, per creare situazioni divertenti e occasioni di riflessione.
Infatti nel I secolo gli apostoli percorrono le città dell’impero romano per annunciare il Vangelo a ebrei e pagani, incontrando ambienti diversi, vivendo situazioni di conflitto, servendo i poveri. Ogni giocatore o squadra rappresentano un apostolo e una scuola di pensiero che vuol primeggiare nella predicazione. Se anche il corso del gioco non risponderà necessariamente al filo cronologico della narrazione degli Atti degli apostoli, tutte le azioni proposte risulteranno comunque fedeli, anche nei nomi dei personaggi.
In tal modo i giocatori potranno conoscere episodi e modalità della evangelizzazione originaria, che sono significativi ancora oggi, soprattutto per i giovani, cui in particolare, ma non solo, Kerygma si rivolge. Non si tratta di acquisire nozioni, ma di vivere un’esperienza interattiva che riguarda anche aspetti poco noti della predicazione degli apostoli. Non dimenticando che, in alcuni frangenti che possono verificarsi nel gioco, la condivisione e il servizio possono accrescere il punteggio dei concorrenti.
“Si tratta di un gioco contemporaneo – ha spiegato Ferrini, vero e proprio guru in materia – con una durata più contenuta rispetto a classici come Monopoli o Risiko. Kerygma sfrutta alcune meccaniche che annullano, di fatto, il tempo di attesa tra un turno e l’altro, mantenendo alta l’attenzione dei giocatori e serrato il ritmo. Volevamo fare un gioco da tavola sfidante e accessibile anche ai meno esperti, al quale avvicinarsi anche senza possedere nozioni di base sul tema trattato”.
La risposta del pubblico in questi giorni di Lucca Comics and Games sarà un’ottima cartina tornasole anche per l’editore, Domenico Di Giorgio, che ha detto: “Siamo pronti a condurre la barca nel mare e a monitorare l’impatto che avrà sui ragazzi e sulle ragazze. Questo è un gioco consigliato dai 13 anni in su, bello anche da vedere, con illustrazioni realizzate da Andrea Guerrieri che, ogni anno, mette la sua arte a servizio del nostro miglior gioco inedito”.