Risate e applausi in San Francesco per Leo Ortolani e il suo ‘Blu tramonto’

31 ottobre 2021 | 14:41
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Risate e applausi in San Francesco per Leo Ortolani e il suo ‘Blu tramonto’
Risate e applausi in San Francesco per Leo Ortolani e il suo ‘Blu tramonto’
Risate e applausi in San Francesco per Leo Ortolani e il suo ‘Blu tramonto’

All’evento sono intervenuti anche Licia Troisi e Fabrizio Zucchini di Agenzia Spaziale Italiana

Siete pronti? E’ tornato! Questa mattina (31 ottobre) al Lucca Comics and Games il complesso di San Francesco ha visto protagonista uno degli autori più attesi e amati dagli appassionati del fumetto: Leo Ortolani – padre di Rat Man – che ha presentato in anteprima la sua nuova grapich novel, Blu tramonto.

Blu tramonto (Feltrinelli) è il terzo fumetto realizzato dall’autore in collaborazione con Asi – Agenzia Spaziale Italiana dopo C’è spazio per tutti (pubblicato da Panini Comics nel 2017) e Luna 2069 (edito invece dalla stessa Feltrinelli Comics nel 2019).

Il protagonista del nuovo libro è un astronauta in missione nello spazio con l’unica compagnia di un’allucinazione dal volto – pensate – di Nicolas Cage: e trovando la vita lontano dalla Terra, su un pianeta rosso ma dal tramonto blu, cambierà completamente la sua.

All’evento sono intervenuti anche Licia Troisi e Fabrizio Zucchini di Agenzia Spaziale Italiana: “Un fumetto in cui c’è molto senso di speranza, e non l’ho nemmeo fatto di proposito – ha detto Ortolani – Molto probabilmente dopo il periodo che abbiamo passato avevo bisogno di trasmettere al mio pubblico questo, speranza, voglia di andare avanti”.

Come sempre tanta ironia e anche un pizzico di romanticismo: nella grapich novel, infatti, nasce una storia d’amore con una ‘regina di Marte’. “Pensavate che avessi fatto un libro di divulgazione scientifica, vero? Invece è un Harmony” ha scherzato il fumettista.

Ortolani ha raccontato di essersi divertito molto a disegnare questo fumetto in collaborazione con Asi, ed il motivo è un po’ bizzarro: “Finalmente non dovevo disegnare navicelle e basi spaziali. Ci ho perso giornate intere a disegnare sulle tavole cavi, cavetti, bottoni, bottoncini. Quanto sarà bella Marte? Tracci una linea ed ecco un pianeta. Hai praticamente finito il libro. Stesso problema quando ho disegnato fumetti ambientati nel west: avete mai pensato a quanto sia difficile disegnare un cavallo che corre? Se sbagli a disegnare la posizione di una gamba sbagli tutto”.

Nicolas Cage doveva essere nel fumetto solo per una gag, poi in realtà l’ho lasciato lì per tutta la storia – ha detto Ortolani – Perchè lui? Perchè lui in ogni film che ha fatto ci crede sempre, risolve sempre tutto. E’ un simbolo. Tra l’altro lui è un grande amante dei fumetti, sarebbe bello fargli avere Blu tramonto. E poi, chissà, magari un bel film su Netflix…”.

La grapich novel è, come tutti i lavori di Ortolani, in bianco e nero: “Con il bianco e nero riesco ad esprimermi meglio e le sfumature che riesco a creare mi piacciono di più. Mio fratello è un grande colorista – ha raccontato – lui i disegni li sa rendere vivi…peccato che ci metta trent’anni per finire un lavoro, se gli davo Blu tramonto lo avrebbe finito quando su Marte ci saremmo andati davvero”.

“Per fare una citazione, nello spazio non ci andrei ‘manco scannato’. Un viaggio lunghissimo e poi lassù non è che ci trovi la spa: fa freddissimo, aria irrespirabile. Sarebbe bello però se ci fosse vita oltre a noi – ha detto – Il bisogno primario dell’uomo è quello di esplorare luoghi, andare sempre più lontano. C’è chi parla di Marte come ‘pianeta alternativo’ perchè stiamo distruggendo il nostro: in realtà stiamo distruggendo noi stessi. La Terra, anche a costo di far passare milioni di anni, riuscirà sempre a trovare un suo equilibrio. Siamo noi quelli spacciati: quando ho disegnato Dinosauri ho scoperto che in realtà non sono morti per quel celebre asteroide, sono morti a causa della troppa emissione di anidride carbonica. Quando i mari sono diventati acidi poi è stato un domino, sono morti il 95 per cento delle specie animali che popolavano la Terra. Anche gli insetti, per dire, che loro non muoiono mai. Ed è una cosa che fa molto riflettere”.

“Il 2022 per me ha ancora pagine vuote, senza programmi, e non mi piace per niente – ha concluso – Sicuramente mi inventerò qualcosa: chissà se dopo Marte potrei disegnare anche Giove…”.