Istituto Boccherini verso la definitiva statizzazione: con il direttore Mazzoli nuove classi di insegnamento e si ampliano gli spazi
Fra le ipotesi per l’allargamento anche l’ex caserma Lorenzini e l’ex manifattura. Obiettivi ambiziosi anche per l’orchestra e le produzioni artistiche.
Una scuola attrattiva a livello internazionale, con un’offerta didattica sempre più competitiva e proiettata verso il futuro: per un istituto moderno e attuale, in equilibrio fra tradizione e innovazione.
Sono questi gli obiettivi prossimi del conservatorio musicale Boccherini, che si appresta a diventare fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 una università, completando il processo di statalizzazione. E lo farà sotto il mandato del nuovo direttore GianPaolo Mazzoli, per i prossimi tre anni alla guida della scuola.
Una realtà formativa importante per la città, che sta studiando insieme al Comune le modalità di ampliamento dei suoi spazi, parallelo all’aumento dell’offerta didattica e a quello dell’organico. Fra le ipotesi considerate dal sindaco Tambellini, c’è l’ex Caserma Lorenzini “Che se recuperata e riqualificata sarebbe idonea ad accogliere studenti e docenti dell’università. Ma anche la Manifattura”, ha spiegato oggi (9 novembre) alla presenza del presidente Maria Talarico, del nuovo vicedirettore Fulvio Pietramala e del nuovo direttore GianPaolo Mazzoli, che ha illustrato i punti principali del suo programma operativo.
“Come università potremo godere di opportunità che da istituto paritario non avevamo – ha affermato Mazzoli – Fra questi, fondi per l’ampliamento della pianta organica, perciò stiamo valutando con il sindaco nuovi spazi in centro storico per avere una sostenibilità strutturale capace di sostenere la crescita organica”.
Crescita che si muoverà parallela all’aumento dell’offerta didattica. In testa alle attenzioni del nuovo direttore c’è infatti il lavoro necessario per rendere il Boccherini sempre più attrattivo a livello nazionale e internazionale, con nuovi percorsi di studio specialistici. Il Boccherini, con una certa lungimiranza, è stato tra primi conservatori a istituire master di I livello. Oggi il Master MAI (Musica applicata all’immagine) e il Master Madamm (Direzione artistica e management musicale) rappresentano una realtà consolidata in continua crescita e presto saranno maturi i tempi per progettare master di II livello.
Non solo formazione specializzata, il Boccherini sta valutando la possibilità di istituire nuove classi di insegnamento come canto rinascimentale e barocco o organo (anche a indirizzo liturgico) e, in parallelo, di aprire alle nuove tecnologie e ai nuovi linguaggi musicali, con un corso di musica elettronica per attrarre sempre più ragazzi.
Una direzione già imboccata dalla scuola, che “Negli ultimi anni ha aumentato il numero degli alunni e la loro provenienza – spiega Mazzoli – con ragazzi dal Messico, Giappone, Cina e molte altre parti del mondo. Scelgono il Boccherini perché è una realtà attiva, dinamica e moderna”.
Sempre in questa ottica, sarà importante curare i rapporti anche nel territorio, con le scuole a indirizzo musicale che sono parte fondamentale di quel percorso di studi (tutto pubblico) che precede l’ingresso nell’alta formazione. Verrà quindi istituita la figura del coordinatore nei rapporti con le scuole pubbliche a indirizzo musicale, vale a dire scuole medie e licei musicali.
“La formazione musicale parte dai primi anni, quindi il rapporto con scuole medie e licei musicali è fondamentale per l’inserimento nel nostro mondo accademico” commenta Mazzoli.
Il suo programma per i prossimi tre anni si concentrerà quindi sulla vita dell’istituto, dalla didattica ai servizi per gli allievi, passando per la finalizzazione del processo di statizzazione, ma anche su una presenza sempre più significativa del conservatorio nella vita culturale della città, a conferma di quella posizione di prestigio conquistata negli anni, a livello locale e nazionale. Tra le occasioni più vicine, ci sono le celebrazioni per i 180 anni della fondazione dell’istituto (nel 2022), mentre a medio termine si guarda ovviamente alle celebrazioni pucciniane del 2024, “Con idee – spiega Mazzoli – che concretizzeremo nel rapporto con il Comitato Nazionale Celebrazioni Pucciniane”.
In queste due occasioni come in molte altre, “La scuola – spiega il sindaco – collaborerà con gli altri enti della città, perché Lucca ha una vocazione di carattere universitario. Assicuriamo la collaborazione delle istituzioni e soprattutto del Comune. Comune – sottolinea Tambellini – che condivide con il Boccherini un sogno: la nascita di un’orchestra stabile della città”.
Sogno sempre più concreto, grazie alla nuova misura annunciata ieri (8 novembre) dal ministro Franceschini introdotta nel Fondo unico dello spettacolo 2022, che prevede un contributo per la nascita di orchestre in città nelle quali c’è un conservatorio ma non un orchestra stabile o in regioni senza un’orchestra stabile.
“Un treno – dice il direttore – che non vogliamo perdere. Se il decreto Franceschini lo permetterà, sarebbe un grande salto per Lucca, e una possibilità per mettersi al passo con le altre nazioni europee. Un cambiamento epocale, e noi non ci faremo trovare impreparati”.
Cambiamento sarà la parola d’ordine anche per la biblioteca. In progetto c’è infatti una struttura di tipo museale per trasformarla in una tappa del percorso turistico di Lucca, con la digitalizzazione delle opere, la valorizzazione del suo patrimonio culturale e la sua apertura a eventi di altre realtà, come presentazioni di libri e conferenze. Il Boccherini, infatti, è risorsa non soltanto per chi lo frequenta ma anche per il territorio, e l’intenzione di aprirsi sempre di più alla città e agli utenti esterni riguarda anche l’auditorium: la prospettiva è ampliare e completare le sue dotazioni per una maggiore fruibilità e una maggiore visibilità e percezione, sia esterna che interna, del valore formativo e della capacità di produzione musicale del conservatorio.
Un altro aspetto fondamentale su cui si concentrerà il lavoro nel prossimo triennio è la produzione artistica. Da più di dieci anni il Boccherini ha attivato un’intensa attività concertistica che ha permesso all’istituto di distinguersi nel panorama della produzione dei conservatori, per qualità degli eventi e quantità d’iniziative. In questi anni si è naturalmente creato un pubblico numeroso e attento, che conferma il valore della produzione offerta. Anche in vista del fatto che questo aspetto della vita del Boccherini sarà oggetto di valutazione a livello ministeriale, la nuova direzione ha istituito un Comitato artistico che curerà e riorganizzerà le stagioni, garantendo qualità sempre maggiore.








