Al teatro del Giglio un viaggio nell’intimità in quattro serate con la rassegna ‘Lucca Visioni’
Il Teatro del Carretto porta in città i linguaggi contemporanei per attrarre nuove fasce di pubblico. In programma anche laboratori e un progetto di audience development
Sono le contaminazioni con i diversi linguaggi dell’arte le vere protagoniste della prima edizione di Lucca Visioni, la rassegna di teatro contemporaneo che debutterà al Giglio dal 22 al 28 novembre. Al centro di quello che assume la forma di un esperimento ben consolidato c’è l’intimità, una condizione con la quale ciascuno di noi ha dovuto fare i conti in due anni di chiusure e pandemia. Una condizione che ha segnato tutti ma che ha avuto un ruolo nevralgico soprattutto nei giovani. È a loro che questa edizione vuole arrivare, non per dare risposte ma per suggerire riflessioni attraverso l’utilizzo della parola, del corpo e della musica da parte di compagnie consolidate sulla scena contemporanea nazionale ma anche di realtà teatrali emergenti. Un progetto di audience development, al quale saranno affiancati tre laboratori anch’essi incentrati sul tema della rassegna, l’intimità. La prima edizione è organizzata dal Teatro del Carretto, con la curatela di Jonathan Bertolai.
“Il Teatro del carretto dopo 40 anni di storia ha scelto con questa rassegna di piantare un nuovo seme sul territorio che vorremmo coltivare negli anni – spiega Johnatan Bertolai -. Il tema dell’intimità, una condizione che abbiamo imparato a conoscere e sperimentato forzatamente durante la pandemia, ha posto e continua a porre interrogativi di senso cruciali sul nostro essere soli e connessi, sui nostri confini. Lucca Visionicol suo palinsesto di appuntamenti e attività, vuole attrarre anche nuove fasce di pubblico, come i giovani, fra i più limitati dagli effetti collaterali del lockdown”.
Per questo Lucca Visioni si pone come progetto hub e connettore di linguaggi artistici, portando in città per la prima volta realtà conosciute nel panorama teatrale italiano e internazionale, e interessanti compagnie emergenti, coinvolgendo fasce trasversali di pubblico. Alle due realtà storiche del teatro di ricerca Socìetas e Scena Verticale, che si sono distinte nel corso degli anni per il loro originale lavoro di rielaborazione del linguaggio teatrale, si alterneranno due compagnie tra le più interessanti della nuova scena italiana: Ferrara Off (finalista In-Box 2020), e Leviedelfool, con l’anteprima regionale dello spettacolo Anima! cinque paesaggi.
“Grazie al Teatro del Carretto Lucca acquisisce così una visione sperimentale che si rivolge soprattutto a un pubblico giovane per avvicinare tutti a una cultura teatrale troppo spesso considerata come di nicchia, attraverso un nuovo linguaggio ricco di contaminazioni – commenta il sindaco Alessandro Tambellini insieme all’assessore alla cultura Stefano Ragghianti -. Il teatro del Giglio, essendo l’unico in città, ha la necessità di essere generalista, e arricchirsi così di nuove offerte per il pubblico di sempre ma che possano attrarre anche nuovi spettatori, e in questo senso Lucca Visioni è un’occasione, che va a colmare quello che è spesso considerato ‘un vuoto culturale’ in questo periodo dell’anno”.
Parallelamente agli spettacoli organizzati da Lucca Visioni, il Teatro Del Carretto ha in programma tre laboratori e un progetto di audience development che si svolgeranno nelle stesse date, dal 22 al 28 novembre. Uno di questi sarà ospitato nella saletta di Corte dell’Angelo, spazio delle politiche giovanili del Comune di Lucca.
“Quello che è stato ideato è un programma ricco di iniziative importanti non solo per la pluralità dei linguaggi ma anche per il tema scelto: l’intimità – sottolinea la consigliera provinciale Maria Teresa Leone -. In due anni dove la solitudine spesso ci ha fatto compagnia, indagare il rapporto con la nostra sfera intima non può che essere un momento di crescita, per i giovani ma anche per gli adulti”.
I quattro titoli scelti affrontano infatti questioni alla base della natura umana, inconscio e daimon, desiderio di morte e vecchiaia, la crisi di consolidate sicurezze.
“Le caratteristiche di questa rassegna rendono l’offerta del nostro teatro più completa – aggiunge il direttore del teatro del Giglio Antonio Marino -. Il nostro palcoscenico è il luogo più opportuno per dare spazio all’esordio di giovani e per permettere loro di avvicinarsi a questa arte, sperando che questa rassegna possa continuare nel tempo”.
La rassegna è realizzata con il contributo del Comune di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, il patrocinio della Provincia di Lucca e della Siae e in collaborazione con il teatro del Giglio.
“Ora che i teatri sono nuovamente aperti – chiude la vicepresidente della Fondazione Banca del Monte Silvia Del Carlo – supportare compagnie come il Teatro del Carretto diventa ancora più fondamentale, per un momento storico che rappresenta una rinascita”.
Il programma
A inaugurare Lucca Visioni, martedì (23 novembre) alle 18 sarà Cosmos Within la video installazione del duo artistico romano Apotropia, formato da Antonella Mignone e Cristiano Panepuccia. L’opera si inserisce nella sezione dedicata alle contaminazioni tra il teatro e le arti visive, curata da Giacomo Pecchia. Influenzata da temi filosofici, antropologici e scientifici con una particolare attenzione a simboli, miti e culture dell’umanità, la ricerca di Apotropia spazia tra video, suono, danza, performance e installazioni. L’installazione sarà allestita all’interno degli spazi del teatro del Giglio e sarà fruibile gratuitamente i giorni di spettacolo dalle 18 alle 20.
Il programma prosegue sempre martedì alle 21, con Lo Psicopompo una delle ultime produzioni di Scena Verticale: sul palco Milvia Marigliano, insieme a Dario De Luca, che ne firma anche la regia. La coppia, un infermiere che in maniera clandestina aiuta malati terminali nel suicidio assistito lui, e una professoressa in pensione, lei, si confronteranno in un serrato dialogo sul tema tanto misterioso quanto concreto della morte. Ruolo centrale nello spettacolo è ricoperto dal suono e dalla musica grazie al lavoro impeccabile di Hubert Westkemper che gli è valso il premio Ubu 2019 come miglior progetto sonoro.
Si parla di futuro e di vecchiaia in Futuro Anteriore di Ferrara Off, per la regia di Giulio Costa e la drammaturgia di Margherita Mauri mercoledì (24 novembre) alle 21. Senza spade laser, alieni e tute spaziali, ma con girelli, apparecchi acustici e reumatismi, Futuro Anteriore è uno spettacolo sul futuro, che immagina una terza età alternativa, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società, né ai confini con la realtà. Giulio Costa propone un’indagine collettiva sul futuro, dove un gruppo di giovani attori (in scena Matilde Buzzoni, Antonio De Nitto, Gloria Giacopini, Matilde Vigna) esplora nuovi possibili scenari di invecchiamento, formulando strategie creative per il proprio geriatrico sopravvivere futuro. La domanda a cui si cerca di dare risposta non è più cosa voglio fare da grande, ma come voglio vivere da vecchio.
Venerdì (26 novembre) in programma l’anteprima di Anima! cinque paesaggidi Leviedelfool, una composizione per quattro performer, quattro anime, o animali, nel loro susseguirsi di vite e reincarnazioni. Lo spettacolo, nato da una coproduzione tra Leviedelfool, il Teatro della Tosse e il Teatro Del Carretto, si sviluppa in cinque movimenti, cinque capitoli legati da un filo rosso con l’intento di esplorare i paesaggi dell’Anima. A ogni paesaggio corrisponde un colore, un animale, un luogo geografico, una suggestione interna, un momento di vita, un percorso da svolgere in simbiosi con lo spettatore, accompagnato nei luoghi più intimi e profondi di sé.
A chiudere gli spettacoli sabato (27 novembre) è la lettura drammatica di Claudia Castellucci (Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2020) e Chiara Guidi in scena con Il regno profondo. Perché sei qui?: un corpo a corpo di linguaggio e di postura tra le due co-fondatrici di Societas Raffaello Sanzio. Lo spettacolo è la terza parte del ciclo Il regno profondo di Claudia Castellucci, dopo La vita delle vite e Dialogo degli schiavi.
Laboratori e audience development
I laboratori, condotti da tre artisti, sono incentrati sul tema della rassegna, l’intimità, e sono aperti a tutti, non solo a professionisti, proponendo un’indagine attraverso diversi linguaggi. The saddest noise, the sweetest noise condotto da Giacomo Vezzani, è un gruppo di lavoro sul suono e ha come intento lo studio e la creazione di ambientazioni sonore con atti pratici sul tema dell’intimità, attraverso gli strumenti della composizione o dell’improvvisazione. La logica poetica, condotto da Simone Perinelli è un seminario intensivo sulla drammaturgia e la messa in scena che ha l’obiettivo di esplorare una metodologia che proprio sotto la chiave della logica poetica permetta di calarsi nelle profondità del proprio mondo interiore. Elena Nené Barini condurrà, infine, Entra nella mia casa, un gruppo di lavoro sul corpo dell’attore che partendo dagli interrogativi Cosa è la mia casa? Si può entrare nella casa di un altro? e dalla parola intimità (dal lat. intĭmus, superlativo di dentro: che è il più profondo, il più riposto, il più segreto), cercherà di esplorare fisicamente le diverse declinazioni di questo mondo: esporsi o nascondersi, osservare o invadere.
Per la partecipazione è necessario inviare una lettera motivazionale a info@teatrodelcarretto.it.
Il progetto di audience development, che si pone l’obiettivo di promuovere la cultura del teatro e coinvolgere nuove fasce di pubblico, rivolgendosi soprattutto alla Generazione Z vedrà il coinvolgimento del critico teatrale Igor Vazzaz, a condurre un percorso finalizzato alla formazione di coscienza critica dello spettatore (nello specifico visioni di spettacolo accompagnate da incontri introduttivi, momenti di riflessione su ciò di cui si è fruito e dialoghi aperti con gli artisti andati in scena). Questo progetto sarà ospitato nella saletta di Corte dell’Angelo, spazio delle politiche giovanili del Comune di Lucca. La partecipazione è gratuita ed è necessario inviare una lettera motivazionale a info@teatrodelcarretto.it.
Biglietti 15 euro intero e 10 ridotto studenti. 50 euro per l’abbonamento a 4 spettacoli per l’intero e 35 ridotto. Per info biglietteria@teatrodelgiglio.it.