“Care bambine e cari bambini”, Giacomo Puccini scrive alla primaria Ferdinando Martini

La ‘lettera’ del maestro: “Vivete i vostri sogni e cercate di realizzarli”
La scuola primaria Ferdinando Martini a San Marco a Lucca, ricorda l’intitolazione di quest’anno del proprio comprensivo a Giacomo Puccini. La scuola si porta avanti in attesa delle celebrazioni del 1924 (a 100 anni dalla scomparsa) e fervono i preparativi. In arrivo nel parco – dopo le aule didattiche all’aperto già in uso – anche un anfiteatro e molti i progetti dedicati alle alunne e agli alunni per una rinnovata, moderna e migliore offerta formativa.
Ma in mezzo a tutti questi fermenti c’è stato il tempo di ricevere una ideale lettera proprio dal maestro che così scrive ai bambini della scuola Martini.
Care bambine e cari bambini, secondo voi si può misurare la gioia? Forse in chilogrammi o in altezza. E si potrà dire: ‘Sono felice 150 chili o 234 metri di altezza’. Non lo so. Oppure la gioia si misura in abbracci o baci, o sorrisi e gesti gentili. Forse. Vi scrivo questo perché quando ho saputo che il vostro istituto è stato intitolato a Giacomo Puccini, ho provato una felicità come di pienezza. Ecco come se avessi mangiato quattro piatti di lasagne, tre pizze e una marea di dolci e ora con un pancione grosso grosso sto seduto accanto al camino felice e rido da solo. Certo la vita con me è stata lieta. Ho fatto quello che ho sempre amato fare: la musica e poi scrivere storie che mi appassionavano. Oggi forse qualcosa lo cambierei ma fin da bambino ho sempre sognato di diventare un compositore. E per questo vi scrivo. Non per raccontarvi la mia vita ma per raccontare la vostra. Buffo, non credete? Eppure è così. Allora ascoltate qualche consiglio di nonno Giacomo. Come prima cosa vivete i vostri sogni e cercate di realizzarli e non importa se ogni tanto cadrete, perché rialzarsi significa trovare sempre qualche amico o amica al nostro fianco pronto ad aiutarci. Studiate e ascoltate, ma soprattutto fate sempre domande: dovete essere curiosi perché è questo che vi aiuterà a scoprire sempre cose nuove. E poi fatevi contagiare. No, non dal virus, ma dai colori, dalle forme, dalle nuvole nere o bianche, dalle gocce della pioggia o dai fiocchi di neve, dalle note di un violino o dal suono di un tamburo, dal sapore di un salsicciotto o da quello di un panino, dalle parole di un libro o dalla tavola di un fumetto, da un film, da un racconto e forse anche da una lettera. E magari proprio da una lettera come questa che un nonno scrive ai suoi bambini. Oggi sono felice e anche se fuori piove so bene che dietro le nuvole c’è sempre il sole. Vi abbraccio tutte e tutti in un abbraccio circolare che vi stringe e protegge. Nonno Giacomo.
Il comprensivo Giacomo Puccini, diretto dalla professoressa Emilia Ciampanella e la primaria Ferdinando Martini curata dalla capoplesso professoressa Adele Parisotto, intendono raccogliere gli stimoli ideali lanciati dal maestro. L’insegnamento dello studio, della dedizione, della cultura del bello, sono in primo piano in una scuola che si sta trasformando. La Martini infatti si è arricchita di piante grazie ad un progetto dedicato proprio al rispetto dell’ambiente, mentre i docenti arricchiscono le programmazioni con idee, progetti e proposte che vedono coinvolte le principali discipline: italiano, matematica, inglese, musica.