Restaurata la targa sulla casa dove morì Puccini a Bruxelles foto

Cerimonia alla presenza dei sindaci Tambellini e Bonfanti, dell'ambasciatore italiano, delle autorità belghe e del vicepresidente del parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo

“Il sole dell’Italia brilla su Bruxelles”. Con queste parole l’ambasciatore italiano a Bruxelles, Francesco Genuardi, ha salutato il restauro della targa dedicata a Giacomo Puccini sulla facciata dell’edificio che lo ospitò negli ultimi giorni della sua vita.

La Giornata Pucciniana tenutasi lo scorso lunedì (29 novembre) per iniziativa dell’Istituto italiano di cultura della capitale belga, diretto dal Dr. Paolo Sabbatini, ha visto la presenza dell’onorevole Nathalie Gilson, deputata federale del parlamento belga, dell’onorevole Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del parlamento europeo, del Kélountang Ndiaye assessore alla cultura della municipalità di Ixelles, dei sindaci di Lucca Alessandro Tambellini e di Pescaglia Andrea Bonfanti, nonché di monsignor Luigi Casolini di Sersale, rettore dell’associazione Cavalieri di San Silvestro e canonico della cattedrale di Tivoli, giunti a Bruxelles nonostante le difficoltà negli spostamenti dovute alla pandemia, a testimonianza del rilievo di questa giornata.

“Oggi abbiamo la possibilità di inaugurare una targa che commemora e ricorda un grande artista, un grande compositore, un grande italiano, un grande europeo. Lo facciamo con lo spirito e con la volontà di perseguire un percorso particolarmente caro al nostro ambasciatore Francesco Genuardi: la diplomazia culturale – dichiara l’onorevole Fabio Massimo Castaldo – La storia si ripete e ci lascia dei messaggi molto importanti: Puccini venne qui a Bruxelles per continuare la sua arte e per cercare di curarsi da un male che purtroppo, di lì a poco, lo avrebbe strappato alla vita terrena. A molti anni di distanza, oggi viviamo il dramma di una pandemia e sono convinto che proprio l’azione della nostra Unione non può che consentirci di uscire da questi tempi drammatici. Il contesto attuale ha un impatto proprio su coloro i quali hanno fatto della musica e dell’arte la loro vita, perché impedisce loro di poter tenere concerti e spettacoli, svolgendo la loro professione e donando emozioni e sensibilità a noi che abbiamo l’onore di poterli ascoltare. Esprimo la speranza che questa targa non sia soltanto un ricordo per le future generazioni ma anche un segno di speranza, un piccolo raggio di sole, che ci incoraggia a non arrenderci anche nei tempi più bui”.

La targa è stata scoperta alle 12 in punto. Ad accompagnare la solenne cerimonia l’orchestra di fiati dell’Istituto italiano di cultura diretta dal maestro Angelo Gregorio, che ha intonato l’inno italiano e Crisantemi, un brano dal tono elegiaco composto da Giacomo Puccini nel 1890.

A conclusione di questa giornata di festa il concerto lirico al teatro dell’istituto, dove Walter Fraccaro (tenore), Rossella Ragatzu (soprano) e Andrea Edina Ulbrich (mezzosoprano) hanno intonato una selezione dalle più belle arie pucciniane.

Questi eventi preludono e anticipano i grandi festeggiamenti pucciniani che avranno luogo per i 100 anni dalla morte del compositore lucchese, nel 2024.

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