Giro giro tondo, gioca il mondo: ultimi giorni per visitare la mostra in sala Tobino





Superata la soglia dei 3 mila ingressi dal 4 dicembre
C’è tempo fino a domenica (9 gennaio) per visitare la mostra Giro giro tondo, gioca il mondo allestita nella sala Tobino di palazzo Ducale e promossa dalla Provincia di Lucca e dalla Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana.
La rassegna espositiva di fotografie antiche e giocattoli di un tempo (ad accesso gratuito) ha superato la soglia dei 3 mila ingressi dallo scorso 4 dicembre, giorno dell’inaugurazione e sta riscuotendo ottimi feedback da parte dei visitatori, sia lucchesi che turisti. La mostra rappresenta un salto nel passato per gli occhi e per la mente: un percorso emozionante e struggente tra immagini di bambini, foto di giocattoli d’epoca, giochi e oggetti ludici di un tempo tra monopattini rudimentali, trenini, bambole, aerei, cavallini in legno, marionette, tricicli, soldatini e quant’altro.
Ogni balocco, al di là dei valori estetici, dei materiali e della raffinatezza costruttiva, ha un profondo significato: rappresenta un oggetto prezioso perché nasce da un gesto di amore, un dono offerto ad un bambino, che tanto l’ha desiderato ed atteso e che, nella nostra tradizione, finalmente a Natale l’ha ricevuto. L’esposizione è stata curata da Pietro Luigi Biagioni con il progetto scenico firmato da Alessandro Sesti e aderisce al Sistema museale territoriale della provincia di Lucca e vede, oltre al patrocinio del Comune di Lucca, il contributo della Regione Toscana e delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Lucca e Banca del Monte di Lucca.
La documentazione dedicata al gioco dei bambini dell’archivio Cresci è costituita da foto, lettere, documenti, articoli di giornale, manifesti, cataloghi e molto altro e rappresenta il frutto della lunga e minuziosa ricerca negli archivi familiari, nelle librerie e nelle raccolte dei collezionisti stranieri. Quanto messo insieme da Paolo Cresci si integra con molti documenti dell’archivio sull’emigrazione, tema primario delle sue ricerche, perché spesso i due percorsi si incontrano: molte delle immagini mandate dall’estero ai parenti in Italia ritraggono bambini coi giocattoli, nei carteggi familiari e, in occasione del Natale, dei doni desiderati. Il materiale collezionato da Paolo Cresci sui giochi è stato incrementato in questi ultimi anni con l’acquisto in librerie antiquarie, di fotografie d’epoca provenienti sia dall’Italia, sia da vari paesi europei e dall’America. La raccolta, costituita da oltre 200 fotografie antiche, è originale e rara sia per il tema che per i luoghi di provenienza. L’arco temporale del materiale raccolto va dalla metà del secolo XIX alla Seconda Guerra Mondiale e corrisponde al periodo italiano dei grandi flussi migratori.
La mostra si arricchisce di numerosi giocattoli d’epoca, proprio quelli che si vedono nelle fotografie, rare testimonianze esposte grazie alla generosa disponibilità di alcuni collezionisti, in particolare della famiglia Iardella di Pietrasanta che conserva la raccolta di giocattoli antichi messa insieme con grande passione dal defunto antiquario Carlo Iardella, una rara testimonianza ricca di manufatti preziosi che, nella rassegna espositiva, propone il gioco come un importante aspetto della storia della nostra società. L’allestimento si avvale della colonna sonora del compositore lucchese Gianmarco Caselli il quale ha composto appositamente Ambarabà, un brano allegro, con suoni di trombe, tamburi e grida di bambini che s’ispira all’atmosfera delle feste popolari paesane, ai divertimenti semplici di una volta che riempivano le strade e le piazze.
La mostra Giro giro tondo, gioca il mondo è visitabile nella sala Tobino di Palazzo Ducale, al piano terra con accesso da Cortile Carrara, tutti i giorni fino al 9 gennaio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’ingresso è libero ma occorre la presentazione obbligatoria del green pass, oppure rientrare nelle categorie escluse per legge dalla campagna vaccinale. All’ingresso sarà misurata la temperatura, sanificate le mani e verificata la presenza della mascherina. E’ obbligatorio indossare la mascherina.