Imt nel network per migliorare l’efficienza dei tribunali con l’intelligenza artificiale

17 febbraio 2022 | 14:09
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Imt nel network per migliorare l’efficienza dei tribunali con l’intelligenza artificiale

In prima linea Andrea Averardi, professore di diritto amministrativo, e Fabio Pinelli, ricercatore in informatica

Giustizia agile. È questo il progetto nazionale per migliorare l’efficienza e la produttività dei tribunali di cui anche la scuola Imt Alti Studi di Lucca è parte. Finanziato con otto milioni di euro dal ministero della giustizia con il bando Pon (piano operativo nazionale) – Governance 2014-2020 per la Macro area 3, composta da Lazio, Toscana e Umbria, il progetto ha come capofila l’università della Tuscia.

Nel network, insieme a Imt, altri dieci atenei delle regioni Lazio, Toscana e Umbria. L’obiettivo generale del progetto è quello di smaltire l’arretrato negli uffici, velocizzare i procedimenti e favorire la transizione al digitale nell’amministrazione della giustizia. II consorzio di università include professori di diverse aree: dal giuridico, al management fino all’informatica con l’obiettivo di migliorare il sistema giuridico mettendo insieme le diverse competenze, in un’ottica interdisciplinare.

La Scuola Imt si occuperà di applicare metodi di machine learning e intelligenza artificiale con particolare riferimento alle attività del tribunale di Lucca, ma non solo.

Responsabile scientifico del progetto è il direttore della scuola Imt Rocco De Nicola, coordinatore del dottorato in Systems science e direttore dell’unità di ricerca Sysma (Systems security modelling and analysis), che commenta: “La riorganizzazione della macchina giudiziaria è uno degli obiettivi fissati dal Pnrr. La nostra scuola dispone delle professionalità adeguate per rispondere a questa sfida e siamo contenti di poter mettere a disposizione le nostre conoscenze e l’esperienza acquisita nei campi della sicurezza informatica, intelligenza artificiale e diritto amministrativo che questo progetto richiede. A livello locale – conclude De Nicola – lavoreremo in collaborazione con il tribunale di Lucca con l’obiettivo di accompagnare il processo di digitalizzazione e di snellimento delle procedure”.

“Le linee di progetto ricomprese nei Pnrr in tema di giustizia – spiega il presidente del tribunale di Lucca Gerardo Boragine – prevedono un abbattimento dell’arretrato civile ed una riduzione della durata dei procedimenti civili e dei processi penali entro giugno 2026. Gli obiettivi sono ambiziosi e richiedonoun notevole sforzo da parte dei magistrati e del personale del tribunale di Lucca, integrato dagli addetti all’ufficio per il processo che prenderanno possesso nei prossimi giorni. Siamo certi che quello della Imt scuola Alti Studi di Lucca costituirà un ulteriore e qualificato contributo nella realizzazione di tale progetto”.

A lavorare al progetto, per la Scuola Imt, saranno Andrea Averardi, professore di diritto amministrativo e Fabio Pinelli, ricercatore in informatica. Nello specifico, una prima fase del lavoro si focalizzerà sull’analisi delle criticità nella gestione del flusso delle procedure, per poi concentrarsi sull’ottimizzazione dello stesso, grazie anche all’organizzazione di banche dati indicizzate.

A livello nazionale, il progetto si articola in sei macro-progetti che coinvolgono 57 atenei, per un finanziamento complessivo di 51 milioni di euro.