Da Camus ai giorni nostri, nel riadattamento della Peste anche l’attore lucchese Brinzi

2 marzo 2022 | 13:20
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Da Camus ai giorni nostri, nel riadattamento della Peste anche l’attore lucchese Brinzi
Da Camus ai giorni nostri, nel riadattamento della Peste anche l’attore lucchese Brinzi
Da Camus ai giorni nostri, nel riadattamento della Peste anche l’attore lucchese Brinzi
Da Camus ai giorni nostri, nel riadattamento della Peste anche l’attore lucchese Brinzi
Da Camus ai giorni nostri, nel riadattamento della Peste anche l’attore lucchese Brinzi

Lo spettacolo andrà in scena in questa stagione a Padova, Venezia, Treviso e Milano, per la prossima stagione c’è già l’idea di proporlo anche a Lucca

Debutta oggi (2 marzo) uno degli spettacoli più attesi della stagione teatrale: La Peste di Albert Camus, il tentativo di essere uomini, per la regia di Serena Sinigallia. Lo spettacolo è un riadattamento teatrale di Emanuele Aldovrandi tratto dal celebre romanzo, con le scene di Maria Spiazzi, le luci di Alessandro Verazzi e i costumi di Katarina Vuckcevic, la rappresentazione è prodotta dal teatro stabile del Veneto, dal teatro stabile di Bolzano e dal teatro Carcano di Milano, tra i protagonisti anche l’attore lucchese Marco Brinzi.

“Parla di noi, parla di come reagiamo ad eventi inaspettati, che ci confondono e disorientano – spiega la regista Serena Sinigallia -. La ‘peste’ non è solo la malattia epidemica che quando arriva sospende il tempo ordinario e mette in crisi le certezze acquisite. La peste è anche metafora della condizione dell’uomo, del senso del suo passaggio su questa terra. Ma non aspettatevi che sia un libro pesante o angoscioso, non avrei mai retto a qualcosa di simile durante il lockdown. È un libro pieno di luce, di speranza laica, che guarda all’uomo con sguardo mite, lo guarda ma non lo giudica mai – prosegue la regista -. Abbiamo scelto di rispettare quanto più possibile la vicenda di Camus, concentrandoci sui cinque protagonisti. A interpretarli ho scelto cinque grandi attori e amici cari: Marco Brinzi , Alvise Camozzi, Mattia Fabris, Oscar De Summa, Matteo Cremon”.

È uno spettacolo di una forza e di una poetica unica, ci commuoviamo ogni volta che raccontiamo questa storia – dichiara l’attore lucchese Marco Brinzi – La peste ci fa capire come il teatro, vissuto come un luogo di incontro tra persone ci permetta di riscoprirsi collettivamente, ognuno con le proprie paure e angosce, ma anche con la possibilità che una speranza, ovvero che, nei momenti più difficili per noi sia la solidarietà e la fratellanza tra gli uomini una possibile soluzione. Spero che oltre alle date già fissate per questa primavera, Padova, Venezia, Treviso e Milano, per la ripresa della prossima stagione, lo spettacolo possa arrivare anche in Toscana e perché no anche a Lucca“.