Tornano le giornate Fai di primavera: sotto la lente la chiesa di Sant’Alessandro e il borgo di Tereglio
Sabato 26 e domenica 27 marzo sarà possibile visitare grazie alla presenza delle delegazioni locali luoghi altrimenti inaccessibili
Tornano in occasione della trentesima edizione le giornate Fai di primavera.
Sabato 26 e domenica 27 marzo sarà infatti possibile visitare grazie alla presenza delle delegazioni locali luoghi altrimenti inaccessibili. Per questa occasione il Fai di Lucca proporrà ai suoi visitatori due affascinanti tappe dall’ampio respiro culturale: la Chiesa di Sant’Alessandro nel cuore della città a pochi passi da piazza Napoleone e il borgo di Tereglio a Coreglia Antelminelli.
Chiesa di Sant’Alessandro
Questo edificio religioso è attestato per la prima volta nell’anno 893. Nel 1071 Alessandro II papa e vescovo di Lucca, vi fece trasferire da Roma il corpo di Sant’Alessandro I, circostanza questa che diede il via alla costruzione della cripta oggi interrata. La traslazione del corpo testimonia il legame strettissimo che il pontefice mantenne con la città.
Questo luogo presenta straordinarie peculiarità architettoniche che lo rendono capostipite stilistico dell’architettura dell’XI secolo ed uno dei più remoti esempi di architettura romanica lucchese. Nel Duecento la chiesa rivestì un ruolo civile di rilievo ospitando la Curia dei Foretani, ovvero il tribunale del Comune di Lucca pensato per giudicare ed appianare le controversie tra cittadini e contadini.
Dal punto di vista strettamente architettonico questo luogo ha subito nel corso del tempo diversi cambiamenti: il primo risale al XVI secolo, quando l’edificio fu coperto con volte a crociera, la cripta interrata e il corpo di Sant’Alessandro trasferito nell’altare maggiore.
Risale invece al 1840 un importante restauro voluto dal Duca Carlo Lodovico e condotto con sensibilità da Lorenzo Nottolini.
Tereglio
L’altra proposta riguarda invece il piccolo ma suggestivo borgo di Tereglio a Coreglia Antelminelli, dove in collaborazione con gli enti locali verrà proposto un tour che interesserà i luoghi più suggestivi e rappresentativi del luogo.
Il paese fu fondato nel 1287 ma già dal 1272 risulta far parte della vicaria di Coreglia, poi contea di Francesco Castracani. Nel corso dell’VIII secolo diventa baluardo di difesa per la Repubblica di Lucca contro le minacce che giungevano dalle Oltreappennino.
Sarà possibile visitare la cucina di Casa Giannini, luogo d’ispirazione di Giovanni Giannini studioso delle tradizioni autoctone e dei canti popolari lucchesi.
Tra le iniziative più attese di questa tappa L’ora di Pia Pera un omaggio alla scrittrice lucchese scomparsa nel 2016 che a Tereglio ha trascorso molto tempo sviluppando un rapporto simbiotico con la natura e in particolare con il giardinaggio, coltivando “la felicità del vivere”. Alba Donati proprietaria della libreria Sopra La Penna e amica dell’autrice guiderà i presenti in un suggestivo iter naturalistico e letterario. L’appuntamento a Tereglio è per sabato 26 marzo alle 11,30. Sarà possibile parcheggiare l’auto agli impianti sportivi da cui partirà il percorso.
Sarà necessario presentarsi 15 minuti prima dell’inizio del percorso.
Quest’anno saranno coinvolti 700 luoghi, 400 città, 20 regioni , oltre 5500 volontari e 4000 apprendisti Ciceroni.
Le giornate Fai oggi più che mai rappresentano un’importante occasione per conoscere e valorizzare il patrimonio culturale come specchio delle nostre radici. Per sostenere il Fai sarà possibile lasciare un contributo minimo di 3 euro anche attraverso la donazione on line sul sito www.fondoambiente.it e sarà possibile nonché consigliabile prenotare la propria visita per garantirsi l’accesso.
Questo avverrà in sicurezza secondo le attuali disposizioni governative anti Covid.