La chiesa di Sant’Alessandro aperta al pubblico per un giorno grazie al Fai
Presto l’edificio tornerà accessibile per la cittadinanza, lo ha comunicato l’Unità pastorale del centro storico
La chiesa di sant’Alessandro maggiore nel centro storico di Lucca, presto tornerà a essere fruibile sia da parte della comunità cristiana che dall’intera città. Lo ha fatto sapere l’Unità parrocchiale del centro storico in occasione dell’apertura straordinaria dell’edifico di domenica 27 marzo che grazie al Fai è stata inserita nelle giornate di primavera.
Considerata il prototipo del romanico lucchese, che si discosta da quello pisano per sobrietà delle linee, la chiesa dedicata al martire del IV secolo, sorge nel centro cittadino, forse su un edificio sacro preesistente di dimensioni più ridotte. La chiesa attuale, che il Fai ha presentato al pubblico, fu voluta nella seconda metà del 1000, nell’aspetto con cui ce la consegna oggi la storia, dal vescovo Anselmo da Baggio che non a caso sarà poi papa con il nome di Alessandro II.
Disadorna, anche perché chiusa da molti anni a seguito di un intervento di restauro e consolidamento, è una delle chiese romaniche più significative di Lucca che è stata risparmiata quasi interamente da interventi della epoche successive e che ci arriva nella sua essenzialità romanica. Le tre navate sono ben ritmate da colonne e capitelli provenienti da edifici classici preesistenti, forse arrivati anche dal medioriente vista la presenza del granito egizio che compone due delle colonne. Di particolare interesse sono i capitelli, su cui è ancora possibile leggere la mano di scultori dell’età romana.
Grazie al Fai per molti nella giornata di domenica è stato possibile visitare la chiesa e il giardino attiguo che sorge probabilmente su un vecchio cimitero.