Lucca Art Fair, alla casermetta Santa Croce torna la mostra dei talenti emergenti

Il progetto ‘Art Tracker 2022’ quest’anno ha selezionato i progetti di Erika Pellicci e Marco Rossetti
Lucca ArtFair, il grande evento lucchese dedicato all’arte moderna e contemporanea che si svolgerà dal 20 al 22 maggio al Real Collegio, conferma anche nel 2022 la sua missione di fiera attenta alla scoperta di talenti con il progetto Art Tracker.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Premio Combat e Lucca Art Fair, quest’anno vede protagonisti due artisti – Erika Pellicci (Barga, 1992. Vive e lavora a Berlino) e Marco Rossetti (Capua, 1987. Vive e lavora tra Napoli e Firenze). Il duo è stato selezionato dalla giuria del Combat per rappresentare uno spaccato sulla giovanissima arte italiana in un progetto curatoriale all’interno della programmazione della fiera. Per questa edizione la curatela della fase finale di Art Tracker è affidata a Elisa Muscatelli, giovane curatrice under 35. A ospitare Art Tracker 2022 sarà la casermetta di Santa Croce, baluardo storico collocato sulle mura di Lucca, concesso dal Comune di Lucca per la durata della manifestazione e situato nelle vicinanze di Real Collegio, quest’anno sede di Lucca Art Fair. I due luoghi si pongono all’interno di un dialogo che vede l’arte contemporanea permeare il tessuto urbano, storico e contemporaneo della città di Lucca.
Il progetto
Il progetto espositivo di Art Tracker 2022 è pensato partendo da una riflessione sulla terra di origine – sia essa luogo intimo, di ricerche ed esperienze vissute, sia appartenenza ad un luogo territoriale – e sull’erranza, un movimento duplice, spaziale e mentale, che non permette la stasi in un unico luogo. Il non luogo della dimensione dell’artista diventa così uno spazio ibrido che non riesce mai a definirsi completamente, una realtà plasmata da continui rimandi e ibridazioni.
La mostra Punti di incontro occupa gli spazi della Casermetta Santa Croce prendendo in prestito gli sguardi di Marco Rossetti, tra archivio, memoria storica e personale, e quelli di Erika Pellicci, con percorsi spaziali e metaforici verso se stessi e l’altro, mostrando la
complessità del sentimento dell’appartenenza ad un luogo, un tempo e un corpo, sintomatica del contemporaneo. Ad accompagnare la mostra, delle video interviste di approfondimento con la collaborazione delle studentesse del corso magistrale di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Firenze, per introdurre al pubblico i vincitori del premio e la loro pratica artistica.