Premio Bancarella dello sport, i finalisti all’ex Casa del Boia

18 maggio 2022 | 11:50
Share0
Premio Bancarella dello sport, i finalisti all’ex Casa del Boia

Domani l’iniziativa a Lucca resa possibile dal Panathlon Club

Domani (19 maggio) a partire dalle 18 nel complesso monumentale della ex Casa del Boia sulle mura di Lucca,  il prestigioso premio nazionale Bancarella Sport  vivrà, come ormai consuetudine, la sua giornata tutta lucchese per iniziativa della Fondazione città del libro, del Panathlon International e del Panathlon Club di Lucca, in collaborazione anche quest’anno con la Fondazione Banca del Monte di Lucca.

Per la dodicesima volta consecutiva Lucca avrà il privilegio di presentare in anteprima, insieme gli autori, i sei libri vincitori del premio selezione Bancarella Sport, giunto alla 59esima edizione, tra i quali verrà poi scelto il vincitore assoluto.

Anche per questa edizione la sestina – scelta nell’ampio panorama edito dalle più prestigiose case editrici in ambito sportivo – è di altissimo livello e porterà a Lucca autentici numeri uno dello sport italiano e importanti firme del giornalismo sportivo italiano.

Ci sarà protagonista Forza Gentile di Alessandro Alciato e Andriy Shevchenko.

Alessandro Alciato è un noto giornalista televisivo – adesso ad Amazon Prime – , scrittore e docente di Storia del Calcio all’Università San Raffaele di Roma.
È coautore delle autobiografie di Carlo Ancelotti, Stefano Borgonovo,  Andrea Pirlo, Walter Mazzarri, Massimo Ferrero. Ha pubblicato anche Metodo Conte e La nostra bambina con Fabio Cannavaro). Dopo Demoni e Non pettinavamo mica le bambole con Forza gentile vince per la terza volta il premio Selezione Bancarella Sport.  I suoi libri sono tradotti in oltre dieci Paesi.

Andriy Shevchenko è ritenuto uno degli attaccanti più forti e più completi della sua generazione. Con la Dinamo Kiev ha vinto cinque campionati ucraini e tre coppe nazionali. Al Milan ha militato per sette stagioni, vincendo uno scudetto, una Supercoppa europea, una Supercoppa italiana, una Uefa Champions League e una Coppa Italia. Con il Chelsea si è aggiudicato una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega inglese. Ha chiuso la carriera nella sua Dinamo Kiev, con un’altra Supercoppa d’Ucraina. Con la nazionale ucraina ha partecipato al campionato del mondo 2006 e al campionato d’Europa 2012. Ha vinto il Pallone d’oro nel 2004 (dopo essere arrivato terzo nelle edizioni del 1999 e del 2000).

In lizza anche Giù la maschera. Confessioni di una campionessa imperfettadi Elisa Di Francisca e Gaia Piccardi.
Elisa Di Francisca è una grande campionessa di fioretto. E’ stata la trionfatrice di Londra 2012, con due medaglie d’oro nel fioretto, individuale e di squadra. Un successo olimpico seguito, quattro anni dopo a Rio, dall’argento nell’individuale.  E poi sette medaglie d’oro, cinque d’argento e tre di bronzo nei campionati mondiali; tredici ori(l’ultimo a Dussendorf 2019), due argenti e tre bronzi a livello europeo, senza dimenticare le tante vittorie, e i due trofei, in coppa del mondo e la serie infinita di titoli nazionali, dalle giovanili sino a livello assoluto. E’ stata una delle più grandi atlete del panorama sportivo nazionale, con un palmares e una carriera straordinari. Sempre molto competitiva, in ogni ambito, ha vinto anche la nona edizione (2013) di “Ballando con le stelle” in coppia con il ballerino Raimondo Totaro.

Gaia Piccardi  è una giornalista milanese molto conosciuta e apprezzata:  per Il Corriere della Sera si occupa di sport e dintorni. Da Sidney 2000 ha seguito come inviata tutte le Olimpiadi, estive e invernali, e i principali avvenimenti sportivi. Si definisce “Curiosa di tutto, tifosa di poco, specializzata in emozioni”.

Protagonista anche Il ritorno degli deidi Marino Bartoletti.

Marino Bartoletti ha iniziato l’attività professionale nel 1968 a Il Resto del Carlino, per poi passare a Il Guerin Sportivo (1971), diretto da Gianni Brera. Dal 1973 al 1980 ha lavorato per Il Giorno, come inviato di calcio e di motori, seguendo le maggiori manifestazioni sportive (olimpiadi, mondiali di calcio, campionati di Formula 1 e di motociclismo). E’ stato direttore del Guerin Sportivo dal 1987 al 1990 e  dal 1993 al 1994). Nel 1997 ha fondato, e poi diretto fino al 2004, Calcio 2000 e successivamente Goal (dedicato al calcio internazionale) e Solocalcio (2005). È stato direttore scientifico della sezione Sport dell’Enciclopedia Treccani. Nel 1989 ha ideato e curato l’Enciclopedia del calcio italiano. E’ stato inoltre  autore e conduttore di trasmissioni sportive come Il processo del lunedì e La Domenica Sportiva. Ha  inoltre diretto la testata giornalistica della Rai dal 1994 fino al 1997, ed è stato creatore e autore, insieme a Fabio Fazio, di Quelli che il calcio. L’anno scorso il suo libro La cena degli Dei era nella sestina vincente e ha sfiorato il successo assoluto nel Premio Bancarella.

All’incontro anche Gianpaolo Ormezzano con Io c’ero davvero.

Gianpaolo Ormezzano è un giornalista, scrittore e personaggio televisivo italiano. Ha seguito e raccontato per oltre mezzo secolo i principali eventi sportivi internazionali (e non solo), dai Giochi di Roma allo sbarco sulla Luna, dall’attacco terroristico di Monaco ‘72 al Mundial spagnolo degli azzurri, senza contare le presenze nelle grandi corse a tappe. Biografo-ghostwriter di Enzo Ferrari Gianpiero Boniperti, Omar Sívori, direttore responsabile di Tuttosport, editorialista per La Stampa e Famiglia Cristiana, è anche autore di molti romanzi e saggi. Fondatore e direttore della rivista La buona sera periodico di vita, morte e miracoli.
Come praticante ha al suo attivo un rally di Montecarlo da navigatore e “due maratone – racconta Ormezzano – eroicamente finite da fachiro vecchiaccio senza allenamento, New York 1995 e Torino 1998”. Ha vinto il Bancarella Sport nel 1978 con la “Storia del ciclismo”.

Patagonia, il grande sogno è l’opera di Ermanno Salvaterra tra i finalisti.

Ermanno Salvaterra  è tra gli alpinisti più noti a livello internazionale, ha legato la sua fama alla Patagonia e in particolare al Cerro Torre, una delle montagne più affascinanti e difficili da scalare e di cui è considerato profondo conoscitore,  tanto da essere soprannominato L’uomo del torre.
La sua attività alpinistica è stata particolarmente intensa anche nelle Dolomiti di Brenta. Nel 1975 è diventato Maestro di sci e nel 1979 Guida alpina. Ha avuto un ruolo di primo piano nell’evoluzione dell’alpinismo moderno sulle Dolomiti di Brenta, aprendo diverse vie moderne, alcune di particolare difficoltà. Nel 1982 compie la sua prima spedizione in Patagonia  e sarà proprio il Cerro Torre, da lui giudicata la montagna più bella del mondo, la meta principale di queste spedizioni. Sul Torre compirà diverse ascensioni, aprirà cinque nuove vie e effettuerà la prima salita invernale. È autore di diversi filmati e documentari.

Valentino Rossi, il tiranno gentile, è invece il libro finalista di Marco Ciriello.

Marco Ciriello è scrittore e giornalista. Scrive per Il Messaggero e Il Mattino, dove cura le rubriche di critica letteraria Hitch22, in omaggio a Christopher Hitchens, e Herzog. Ha seguito e raccontato per Il Mattino dal 2004 Mondiali di calcio e Olimpiadi.

Ha scritto per La Repubblica, Vanity Fair, Il Foglio, Il Fatto Quotidiano, per tv e teatro: l’ultimo dei suoi racconti, Eravamo quasi in cielo, sul Campionato di calcio 1943-44 vinto dai Vigili del Fuoco della Spezia, è stato portato in scena da Gianfelice Facchetti. È autore, tra gli altri, dei documentari Ezra Pound, poeta, Storia della Triennale di Milano, Leonardo Sciascia – Scrittore alieno. Ha un suo blog che aggiorna quotidianamente. È stato tra i cento nomi dello sport di Gianni Mura nell’anno 2015. Dopo Maradona amico mio, la biografia dedicata al grande calciatore argentino scomparso di recente, lo sguardo curioso del giornalista Marco Ciriello si è quindi concentrato su Valentino Rossi, il campionissimo della MotoGp, il guerriero delle due ruote. Valentino è sicuramente tra i piloti più titolati del motociclismo, in virtù dei nove titoli mondiali conquistati (cinque dei quali vinti consecutivamente tra il 2001 e il 2005) ed è l’unico pilota nella storia del motomondiale ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti: 125 (1), 250 (1), 500 (1) e MotoGP (6). Dal 2014 è proprietario della squadra motociclistica Vr46.