Al saggio di Anna Zafesova il premio Cerruglio 2022

5 giugno 2022 | 09:45
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Al saggio di Anna Zafesova il premio Cerruglio 2022

“Navalny contro Putin” vince il riconoscimento della sezione di Lucca dell’Unione nazionale ufficiali in congedo. Il premio Montecatini alla giornalista Marta Serafini

Si è conclusa ieri (4 giugno) la dodicesima edizione del Premio Cerruglio, il concorso letterario nazionale di saggistica d’attualità, organizzato dalla sezione di Lucca dell’Unione nazionale ufficiali in congedo (Unuci) e che ha visto anche quest’anno la partecipazione di autori di grande fama e di case editrici di importanza nazionale.

Tanta era l’attesa per la fase conclusiva di questo premio letterario divenuto in pochi anni di rilevanza nazionale, anche quest’anno nella consueta location della sala Portoghesi nello storico stabilimento Tettuccio di Montecatini. Al termine della giornata il presidente della giuria, generale Vincenzo Camporini, ha consegnato il premio ad Anna Zafesova, vincitrice con il suo saggio Navalny contro Putin.

Anna Zafesova saggio Navalny contro Putin

Secondo l’autrice, l’inizio della fine della Russia di Putin comincia il 20 agosto 2020, quando Alexey Navalny sviene su un aereo che lo sta riportando a Mosca da un tour elettorale in Siberia. È stato avvelenato da un agente nervino uscito dai laboratori militari sovietici, il Novichok. Ma sopravvive, e questo cambia tutto. Putin e Navalny sono così i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche una battaglia culturale e un conflitto generazionale – che trent’anni dopo la fine dell’Urss torna a riproporre i dilemmi che il conservatorismo post-traumatico di Putin sembrava aver ormai rimosso: la libertà, la democrazia, la prospettiva di una Russia che sogna un futuro europeo, invece di un passato che oggi rende Mosca il faro dei reazionari e dei sovranisti di tutto il mondo.

Oltre alla Zafesova, anche gli autori degli altri cinque titoli finalisti sono stati presentati al pubblico da Valter Cassar, presentatore storico della manifestazione culturale.

Nella serata è stato anche assegnato a Marta Serafini il premio Montecatini di giornalismo e comunicazione, organizzato dall’Unione nazionale ufficiali in congedo.

Marta Serafini giornalista

Giornalista professionista, la Serafini lavora al Corriere della Sera dal 2007. Ha scritto Maria Giulia che divenne Fatima, instant book nato da una conversazione Skype con la prima jihadista italiana. Si occupa prevalentemente di terrorismo e di relazioni internazionali.
Nel 2016 ha fatto parte della commissione indipendente di Palazzo Chigi sul fenomeno della radicalizzazione e dell’estremismo jihadista in Italia.

Con altre giornaliste del Corriere e della 27esima Ora, il blog dedicato alle questioni di genere, ha partecipato ad un’inchiesta collettiva sulla violenza sulle donne da cui è nato il libro Questo non è amore, mentre Il suo ultimo libro è L’ombra del nemico. Una storia del terrorismo islamista.

Dall’inizio dell’invasione russa, è inviata per il Corriere della Sera in Ucraina, da dove anche sabato si è collegata in videochiamata con la sala Portoghesi delle Terme Tettuccio per salutare tutti i presenti, fra i quali i generali Vincenzo Camporini (già capo di stato maggiore della difesa) e Valter Cassar, presidente della giuria del premio.

L’appuntamento è al prossimo anno con la tredicesima edizione di questo premio di saggistica d’attualità, sempre nella location dello stabilimento Tettuccio di Montecatini Terme.