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Con Nick Mason il Lucca Summer Festival riparte con un trionfo

25 giugno 2022 | 23:07
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Con Nick Mason il Lucca Summer Festival riparte con un trionfo
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Con Nick Mason il Lucca Summer Festival riparte con un trionfo
Con Nick Mason il Lucca Summer Festival riparte con un trionfo

I ritmi dei “primi” Pink Floyd infiammano una piazza Napoleone da tutto esaurito

Non un semplice tributo – il protagonista della serata non apprezzerebbe questa definizione – ma una rivisitazione in chiave moderna dei brani che lanciarono la sua band nell’olimpo della musica. Il protagonista della serata è niente meno che Nick Mason e la band in questione sono ovviamente i Pink Floyd, uno dei gruppi prog rock più amati di sempre. 

A questo ha potuto assistere chi stasera (25 giugno) ha avuto la fortuna di essere in piazza Napoleone per l’apertura ufficiale del Lucca Summer Festival 2022, il primo dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia. 

Nick Mason è lo storico batterista nonché cofondatore della leggendaria band inglese, l’unico membro ad aver sempre fatto parte della line-up dal 1965 fino allo scioglimento ufficiale avvenuto nel 2006.

In questo tour, accompagnato da un gruppo di musicisti d’eccezione, ripropone alcuni dei brani più iconici dei “primi” Pink Floyd. Periodo in cui la band aveva un sound molto più psichedelico rispetto a quello che avrà in seguito e caratterizzati dalla vicinanza al gruppo del “diamante pazzo” Syd Barret, artista visionario che verrà successivamente allontanato per i suoi problemi di salute (ma rimarrà spiritualmente nel gruppo anche successivamente, gli ex compagni infatti lo citeranno in moltissime canzoni di grande successo, tra queste Wish you were here, Shine on you crazy diamond e Comfortably numb).

Nel corso della serata ovviamente Nick Mason ha voluto ricordare l’amico scomparso nel 2006. E come dimenticare l’omaggio che lui e Roger Waters gli resero proprio dal palco del Summer Festival a pochi giorni dalla morte. Un accorato saluto da parte del gruppo anche a Richard Wright, il tastierista dei Pink Floyd, anch’egli scomparso nel 2008.

In questo viaggio nel passato Mason è accompagnato da un supergruppo. I Nick Mason’s Saucerful of secrets (nome volutamente ispirato al secondo album in studio dei Pink Floyd) infatti si compongono di nomi che i fan conoscono bene. A partire dal bassista Guy Pratt a cui spettò l’arduo compito di sostituire Roger Waters quando il “padre” di The Wall e The Dark Side of the moon lasciò la band nel 1985. Insieme a loro il chitarrista Gary Kemp, noto per aver militato negli Spandau Ballet. Troviamo poi Lee Harris a chitarra e pedal steel guitar e Dom Beken alle tastiere.

Mason ha dichiarato che il progetto non rappresenta un tributo, ma vuole “catturare lo spirito dell’epoca” e trasmetterlo al pubblico. Un’operazione perfettamente riuscita. Il concerto è infatti un viaggio tra brani che hanno fatto la storia della musica moderna, tra psichedelia e rock progressivo. Brani forse meno noti al grande pubblico (ma non ai fan della band) rispetto ai grandi classici ma comunque ispirati e di grande impatto. I pezzi sono anche molto diversi dalla versione in studio, con lunghe digressioni e assoli strumentali (un marchio di fabbrica) che permettono ai performer di mostrare tutte le loro abilità tecniche.

La serata si apre con One of these daystratto dall’album Meddle, celeberrimo brano strumentale che contiene uno dei riff di basso più famosi della storia del rock. Si prosegue poi con la movimentata Arnold Laynee la dolcissima Fearless, altro intermezzo musicale con Obscured by clouds, overture dell’omonimo album, seguita dal ritmo più hard rock di WhenYou’re In. Mason e soci regalano al pubblico anche alcuni brani mai eseguiti dal vivo dai Pink Floyd. Da citare poi anche due straordinarie esecuzioni di If, intervallata da Atom heart mother, e Set the Controls for the Heart of the Sun.

Ma è con il gran finale che la piazza si esalta. Mason e soci infatti regalano una splendida versione di Echoes(esecuzione da oltre 20 minuti), altro capolavoro della discografia floydiana.

Giusto il tempo di riprendere fiato prima di concludere la show con una altra tripletta di brani tratti dal periodo di Syd Barrett: See Emily Play, l’immancabile A saucerful of secrets e la movimentata Bike. Finale perfetto per una grande serata di musica forse di altri tempi ma che, dopo oltre 60 anni, è ancora in grado di emozionare e di attrarre fan di ogni età.

Luca Dal Poggetto

(foto di Andrea Simi)