Commissione pari opportunità: “Con Lucca jazz donna una musica che rompe gli schemi”

Piera Banti: “Invito tutti a prendere parte ai concerti: fanno bene alla salute e alla comunità, visto che gli spettacoli sono per beneficenza”
“La musica, la solidarietà e la lotta alle discriminazioni possono stare insieme. Lo dimostra perfettamente Lucca Jazz Donna, manifestazione in corso in questi giorni in provincia di Lucca che, come Commissione Pari Opportunità, sosteniamo convintamente, proprio per questo suo ruolo non esclusivamente culturale, ma anche sociale e siamo al fianco degli organizzatori per la sua promozione”.
Così la presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia Piera Banti che vuole evidenziare alcuni aspetti peculiari di questa manifestazione: “Innanzi tutto – commenta – è importante vedere come questa manifestazione porti una musica finora percepita come di nicchia a divenire un’occasione di aggregazione aperta a tutti e capace di attirare molte persone. In questo, gioca un ruolo importante la professionalità e la bravura delle artiste protagoniste di Lucca Jazz Donna. Non solo: spesso il jazz è declinato al maschile, ma qua abbiamo la prova che non è necessariamente così. I concerti, infatti, sono tenuti da donne che si confrontano con questo genere musicale, dimostrando che la musica non ha alcun tipo di confine. Il jazz, quindi, grazie a Lucca Jazz Donna, continua nella sua originaria missione di essere una musica che rompe gli schemi precostituiti, improvvisa soluzioni nuove, non solo con le note, ma anche nella società”.
Il fatto, poi, che i concerti siano anche occasione di solidarietà per realtà benefiche del territorio è un valore aggiunto che rende ancora più forte il ruolo sociale della manifestazione: “Ritengo che queste artiste che prestano la loro arte – prosegue Banti – anche per uno scopo più alto, come una raccolta fondi per diverse realtà locali, sia significativo anche da un punto di vista sociale e, per questo, ringrazio gli organizzatori che hanno avuto la sensibilità di associare la cultura alla solidarietà”.
Ma c’è anche altro: “La musica ha un importante effetto sul benessere di ognuno di noi – spiega Banti –: la mia è probabilmente ‘deformazione professionale’, ma non posso prescindere dal pensare che un concerto di buona musica, come quella proposta da Lucca Jazz Donna, sia anche l’occasione per migliorare il nostro stato di salute generale. Studi dimostrano, infatti, gli effetti positivi della musica, ad esempio, sulla frequenza cardiaca o sulla pressione sanguigna e, in un momento particolarmente stressante come quello che stiamo attraversando anche questo aspetto non è da sottovalutare”.
“Invito veramente tutti a prendere parte ai concerti di Lucca Jazz Donna – conclude Piera Banti –: oltre ad avere l’opportunità di conoscere più da vicino ottime artiste che fanno un genere musicale forse ancora oggi troppo poco conosciuto, si ha l’occasione di fare un’azione benefica e, al tempo stesso ci possiamo concedere una pausa per il nostro stesso benessere”.