I 25 anni del festival ‘Utopia del buongusto’ al Centro Culturale del Compitese

La cultura teatrale si sposa con quella gastronomica. In scena lo spettacolo “Urge. Come dal nichilismo cosmico passammo alla torta Sacher”
Torna a Capannori il festival teatral-gastronomico Utopia del buongusto, che quest’anno compie 25 anni. Domenica (31 luglio) presso il Centro Culturale Compitese a Sant’Andrea di Compito, Guascone Teatro presenta lo spettacolo Urge. Come dal nichilismo cosmico passammo alla torta Sacher (alle 21,30), di e con Andrea Kaemmerle e con Francesco Bottai (voce e chitarra).
La cultura teatrale si sposa con quella gastronomica, e così a partire dalle 20 è possibile cenare al Centro Culturale Compitese. Il menu? Pappa al pomodoro, arista con verdure dell’orto in agrodolce, cocomero e buccellato, vino e acqua del Compitese (costo 15 euro, per informazioni e prenotazioni chiamare il 328.0625881 o il 320.3667354). Chi lo desidera potrà visitare anche il Camellietum Compitese, giardino d’eccellenza a livello internazionale, a partire dalle 17.
“Molto di bello si è scritto, ma molto di più si è detto, si è urlato, si è cantato, sussurrato – si legge nella presentazione dello spettacolo (ingresso 8 euro) – Verba volant e questo è incantevole, le parole volano altrove, come polline, come schegge di un albero abbattuto. Verba Volant è la salvezza perché per insegnare una canzone ad un bambino non serve altro che il tempo. Verba volant, scripta manent è una maledizione, un insulto, è il permesso tacito di tradire quanto non immortalato dalla scrittura. Pericolosa epoca quella dove dare la propria parola rimanda al far west di Sergio Leone, epoca dove i bambini hanno già dieci password segrete prima di avere dato un bacio. Urge ripartire dall’ebrezza delle grandi parole al vento, assaporarne il profumo e farsi coccolare l’anima e l’immaginazione”.
Sul palco Francesco Bottai, raffinato e protoromantico cantautore teatrale, e Andrea Kaemmerle, attore e autore da più di 30 anni. Entrambi divertiti e ammaliati da molte cose comuni. Amici e sodali, sono i due pescatori che ogni sera di spettacolo si mettono a pescare nel grande pozzo dell’umanità ricercando la bellezza della parola detta, cantata, sussurrata.