I migliori coreografi di New York firmano un grande evento di danza contemporanea al Real Collegio

4 agosto 2022 | 19:54
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I migliori coreografi di New York firmano un grande evento di danza contemporanea al Real Collegio

Cinque performance nel chiostro di Santa Caterina

La danza contemporanea sarà protagonista domani (5 agosto) alle 21 nel chiostro di Santa Caterina, quando il palco di Real Collegio Estate sarà affidato alla creatività di Dance Italia, il programma diretto dalla coreografa newyorkese Stefanie Nelson che dal 2011 organizza a Lucca esperienze di incontro tra ballerini professionisti e pre-professionisti.

Cinque coreografie, tutte create nel corso degli workshop che si sono tenuti in città nelle settimane precedenti. La prima, diretta dalla newyorkese Laura Peterson, si intitola Color Shift e vedrà esibirsi i danzatori Brogan Donston, Willa O’Connor, Dior Wright, Nevaeh Davis, Annia Nelson, Ava Davis, Finnegan Mankins, Rose Johnson, Stella Emery. La coreografa da sempre sfida i limiti della fisicità e riformula gli spazi della performance. Influenzata dall’arte visiva degli anni ’70, è solita creare installazioni accattivanti e, al tempo stesso, coreografie rigorose. Le sue esibizioni hanno incluso dipinti su larga scala, giardini di 90 metri quadrati, sculture di carta alte circa 5 metri e altre strutture giganti.

Seguirà una performance del ballerino Evan Supple su una coreografia di Richard Siegal, fondatore e direttore artistico del Ballet of Difference (2016), una compagnia di danza contemporanea con sede a Colonia, in Germania, in collaborazione con Schauspiel Köln. È anche fondatore di The Bakery (2006), una piattaforma interdisciplinare per la performance art.

La terza coreografia è stata ideata nel corso del workshop di Andrea Ward, anche lui newyorkese, progettato per aiutare i ballerini ad accedere alla propria creatività personale e a cercare un equilibrio tra fluidità e sforzo. Le musiche saranno quelle di Laraaji, compositore di Filadelfia considerato pionere della new age: i suoi brani sono lunghe jam cosmiche per cetra da tavolo, m’bira e pianoforte.

La quarta danza nasce dal genio creativo di Julian Barnett su musiche di Anna Holmer e Kieran Hebden. La coreografia è stata ideata nel corso di un laboratorio che ha esplorato gli strati meno superficiali del corpo e dell’anima dell’artista: sangue, ossa e muscoli; memoria, dolore e fantasmi. La performance percorre una una strada lunga e tortuosa, una sorta di festa agrodolce, un saluto e un arrivederci. È un’espressione di gratitudine per la pazienza e la capacità di rimanere insieme.

Gran finale con Volcano, coreografia di Maya Orchin su musica di Jonah Kreitner. Un lavoro che intercetta lo spirito degli eventi estremi che stanno interessando il pianeta. I ballerini e le ballerine incarneranno i fenomeni in atto, costruendo storie e narrazioni universali.

Ingresso libero da via della Cavallerizza.