Tornatore a Lucca a registi e compositori: “Non cercate una via facile per provocare un’emozione a tavolino”

Grande serata al Lucca Film Festival per l’omaggio al premio Oscar e la proiezione del film dedicato ad Ennio Morricone
La quarta giornata del Lucca Film Festival 2022 si è conclusa ieri sera (26 settembre) con l’assegnazione del premio Sguardo senza Confini2022 a Giuseppe Tornatore che ha incontrato il pubblico al cinema Astra.
Il regista, premio Oscar per l’indimenticabile pellicola Nuovo Cinema Paradiso, si è reso protagonista di una lunga e sentita conversazione condotta dal presidente della kermesse Nicola Borrelli e Cristina Puccinelli, al termine della quale è stato proiettato il documentario Ennio dedicato al Maestro Ennio Morricone e candidato al premio Oscar nel 2022.
Presenti sul palco oltre al presidente della Fondazione Giacomo Puccini Alberto Veronesi, GianPaolo Mazzoli direttore del Conservatorio Boccherini che ha sviluppato il Master Mai musica applicata all’immagine ed il sindaco di Lucca Mario Pardini che afferma: “Il Lucca Film Festival è diventato maggiorenne – dice – e questa edizione assume un particolare significato poiché è quella della ripartenza dopo due anni difficili. Lucca è una piccola città con un patrimonio artistico incredibile che riesce a dar vita a grandi manifestazioni culturali come questa e come il Summer Festival. Questa premiazione rappresenta un cerchio che si è aperto in occasione dell’ultimo concerto del maestro Ennio Morricone tenutosi proprio qui a Lucca e che si chiude stasera con la proiezione del film di Giuseppe Tornatore che ne celebra la vita”.
Giuseppe Tornatore già presente per un aperitivo di benvenuto a Convictus ci tiene a sottolineare che “questi anni così complessi hanno toccato profondamente il cinema di cui è necessario recuperare la centralità, il valore, il significato culturale e sociale provando a riportare il pubblico in sala”.
Molte le domande da parte del pubblico, a cui il regista ha risposto con la consueta pacatezza: “Una delle fasi più interessanti del mio lavoro – afferma – è quella della sintesi, una logica a cui anche questo film non è sfuggito. Ho infatti scelto di seguire la legge della musica e non quelle delle immagini. La mia amicizia con Ennio Morricone durata oltre trent’anniè sempre stata fatta di empatia e ironia, di condivisioni e di racconti di vita: un rapporto esclusivamente amicale che ho cercato di ricreare in questo film”.
“Ennio Morricone – sottolinea – sapeva far convergere le sue due anime: quella di compositore di musica pura ed assoluta, con quella popolare: due dimensioni musicali anche culturalmente ben distinte, che lui ha saputo invece far convergere rendendo più raffinata la musica popolare e più accessibile quella pura. In questo è stato un illuminato sperimentatore alla ricerca sempre di qualcosa di nuovo”.
Ai giovani compositori ma anche ai giovani registi Giuseppe Tornatore suggerisce: “Non appoggiate mai la musica di repertorio al montaggio. Non cercate una via facile per provocare un’emozione a tavolino, ma cercate sempre di stabilire con il pubblico uno spazio di condivisione emotiva basato sull’onestà”.
E a proposito dell’inconfondibile sequenza di temi musicali del film Nuovo Cinema Paradiso dichiara: “In sala di registrazione Morricone mi confidò che la melodia del tema d’amore poi inserito nel film non era di sua invenzione ma di suo figlio Andrea”. Ed ancora, ricordando i trascorsi da proiezionista: “Ci sono molti aspetti autobiografici nel film Nuovo Cinema Paradiso tra cui questo. Io ho avuto la fortuna di fare il proiezionista da ragazzino e dunque ho avuto la possibilità di raccontare bene quel mestiere proprio perché conoscevo. Questo – conclude – mi ha insegnato che solo sapendo ciò di cui si sta parlando è possibile disciplinare in modo libero il racconto cinematografico”.