“(S)visioni museali”, al Gamc il racconto di tre donne con la tecnica del Kamishibai

30 settembre 2022 | 13:08
Share0
“(S)visioni museali”, al Gamc il racconto di tre donne con la tecnica del Kamishibai

Appuntamento domenica (2 ottobre) alle 16,30 alla Galleria di arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani

(S)visioni museali. Nuovi mondi: le mie trisavole impertinenti. È questo il titolo dello spettacolo per bambini che si terrà domenica (2 ottobre) alle 16,30 alla Galleria di Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani di Viareggio, a cura di inQuantoTeatro nel calendario del festival I musei del sorriso, organizzato dal Sistema museale territoriale della provincia di Lucca.

Si tratta di uno spettacolo per bambine e bambini che unisce scrittura, illustrazione, recitazione. Scritto da Matilde Piran e illustrato da Floor Robert, è il racconto di tre figure femminili che hanno cambiato radicalmente il nostro immaginario, anticipando i tempi e riscrivendo le regole del gioco. La storia della ragazza che ha inventato Frankenstein, di quella che ha immaginato il computer, e dell’astronoma fiorentina che ha indagato le stelle, diventano lo spunto per un viaggio nel tempo, un invito rivolto specialmente ai più piccoli, per continuare a inventare, indagare e immaginare.

La performance viene portata a giro nei parchi e nei giardini della città grazie alla tecnica del Kamishibai una forma di narrazione molto antica, nata quasi mille anni fa in Giappone. Questo linguaggio sfrutta un piccolo teatro di legno montato su una bici dove vengono mostrati, uno dopo l’altro, i disegni che accompagnano la storia. La narratrice conduce così la sua performance, alternando il racconto distaccato con l’immedesimazione nei personaggi, stimolando gli ascoltatori con domande, indicando in ogni disegno gli elementi narrati e trovando, al momento giusto, un riferimento esterno nello spazio che lo circonda. Tutto questo per alcuni minuti, finché la storia non richiede di chiudere la cornice e ripartire per cercare altrove la sua continuazione, o la sua fine.