Al teatro del Giglio il Don Giovanni di Mozart diretto da Cadario






Un cast di artisti internazionali per lo spettacolo in programma il 14 ottobre
Venerdì 14 ottobre (alle 20,30), con replica domenica 16 (alle 16), è atteso al Teatro del Giglio uno dei capolavori assoluti del teatro musicale di tutti i tempi, il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart: complesso, grandioso, impressionante, porta in scena personaggi divenuti immortali, primo fra tutti lui, Don Giovanni, motore costante dell’azione con la sua sensualità istintiva e inestinguibile.
Maestro concertatore e direttore d’orchestra dell’opera, sul podio dell’Orchestra Archè, sarà Alessandro Cadario, musicista eclettico nel repertorio e attento alla prassi esecutiva dei diversi stili; direttore ospite principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano dal 2016, il maestro è, tra i giovani direttori italiani, una delle figure che raccoglie sempre maggiori consensi e interesse da parte di pubblico e critica. Ha diretto nelle stagioni dei principali enti lirici e festival italiani ed internazionali, salendo sul podio di importanti orchestre tra cui l’orchestra del Teatro Mariinsky, l’orchestra del Teatro Regio di Torino, l’orchestra filarmonica di Monte-Carlo, l’orchestra filarmonica della Fenice, la Tatarstan National Symphony Orchestra, l’Orchestra del teatro comunale di Bologna, l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l’Ort.
All’interno della scena firmata da Giacomo Andrico (anche autore dei costumi) – un vero e proprio Circo Nero che ospita immagini, visioni, numeri ludici dalla notte delle malefatte sino al momento della punizione divina -, si muove un cast di pregio, con alcuni tra i migliori cantanti del panorama italiano: Daniele Antonangeli (Don Giovanni), Sonia Ciani (Donna Anna), Francesca Cucuzza (Donna Elvira) e Federica Livi (Zerlina), Nicola Ziccardi (Leporello), Italo Proferisce (Masetto), Massimo Frigato (Don Ottavio) e Paolo Pecchioli (Il Commendatore). Otto danzatori del Nuovo Balletto di Toscana, circensi diabolici ispirati alle magnifiche fotografie di Circus People di August Sander, appaiono e scompaiono nello spazio scenico – sulle coreografie di Arianna Benedetti – attendendo nell’ombra di gettare Don Giovanni nell’abisso dell’inferno.
Lo spettacolo, un nuovo allestimento andato in scena nel teatro capofila – il Verdi di Pisa – nel gennaio 2020, subito prima della chiusura dei teatri per la pandemia da Covid-19, è frutto di una cordata co-produttiva che unisce il Teatro del Giglio di Lucca, la Fondazione Stiftung Haydn di Bolzano e Trento e il Teatro Goldoni di Livorno. La regia è firmata da Cristina Pezzoli, prematuramente scomparsa poco dopo questo Don Giovanni, e ripresa per l’occasione da Luca Orsini. La lettura che Cristina Pezzoli ha dato di Don Giovanni ci presenta questo personaggio da un punto di vista tutto femminile: “Penso che ogni donna possa facilmente riportare alla memoria i ‘dongiovanni’ con cui ha avuto a che fare – spiegava Pezzoli nelle sue note di regia allo spettacolo –; il Don Giovanni mozartiano esige di essere rappresentato con una maggiore complessità, sospendendo il giudizio morale sulle malefatte dell’empio, alla ricerca del suo nucleo fondativo profondo. Don Giovanni diviene così un eterno bambino, un personaggio mosso dal bisogno incessante di gioco e conoscenza, che prende tutto poco sul serio: la vita, le donne, Dio, la morte”.
Biglietti da 15 a 50 euro, in vendita da sabato (8 ottobre) alla biglietteria del teatro (tel. 0583.465320 in orario di apertura al pubblico – email biglietteria@teatrodelgiglio.it), online da lunedì 10 ottobre su TicketOne.it.
Gli orari di apertura al pubblico della biglietteria sono i seguenti: dal mercoledì al sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18. Nei giorni di spettacolo, la biglietteria apre al pubblico un’ora prima dell’inizio della recita.