Dal Divisionismo a Nuove Tendenze: al via la nuova mostra della Fondazione Ragghianti
Da domani (15 ottobre) all’8 gennaio l’esposizione incentrata sulla figura di Leonardo Dudreville
Non solo Futurismo. All’inizio del Novecento sono molte le realtà artistiche che cercano una nuova estetica e, tra queste, il gruppo Nuove Tendenze, fondato a Milano nel 1913 dal critico Ugo Nebbia e dall’artista Leonardo Dudreville, cui la Fondazione Ragghianti dedica da domani (15 ottobre) all’8 gennaio la mostra Nuove tendenze. Leonardo Dudreville e l’avanguardia negli anni Dieci, a cura di Francesco Parisi.
Interessato alle tematiche musicali e relative agli stati d’animo, il movimento Nuove Tendenze ha molte assonanze con i gruppi di matrice secessionista su scala europea, ed è caratterizzato da un’assoluta libertà sperimentale. La mostra offre una lettura all’interno del contesto delle avanguardie internazionali e delle “mostre di fronda” italiane, affrancando Nuove Tendenze dall’etichetta di para-futurista, per quanto abbia con il movimento di Marinetti molte tangenze, soprattutto comunicative. Grazie ai materiali provenienti dall’Archivio Leonardo Dudreville e da varie collezioni pubbliche e private, Nuove tendenze. Leonardo Dudreville e l’avanguardia negli anni Dieci analizza il contesto artistico in cui si forma Nuove Tendenze, indagando alcuni momenti dell’avventura artistica di Leonardo Dudreville (Venezia, 1885 – Ghiffa, Verbano-Cusio-Ossola, 1976), partendo dalla sua visita con Umberto Boccioni allo studio di Vittore Grubicy, fino alle incursioni nella tecnica divisionista, ed esponendo un corpus di opere prodotte tra il 1905 e il 1919.












L’esposizione è stata realizzata con il supporto di Fondazione cassa di risparmio di Lucca, il contributo di Anthilia Sgr e il sostegno di Banco Bpm.
“Riprende l’attività di Fondazione Ragghianti dopo la mostra di Levi dell’anno scorso – dice il presidente Alberto Fontana -. Oggi presentiamo questa esposizione dedicata a Leonardo Dudreville, per squarciare il velo di mistero che cela gli anni che vanno dal 1905 al 1919. Un periodo storico mai studiato veramente e che vogliamo recuperare e riscoprire attraverso le opere di questi straordinari artisti che fanno parte del gruppo Nuove tendenze”.
“Un saluto e un ringraziamento a tutti gli organizzatori della mostra – dice il vice presidente di Fondazione CrL, Raffaele Dominici -. Fondazione cassa di risparmio di Lucca offre un costante sostegno, convinto e partecipato alla Fondazione Ragghianti nel campo culturale. Siamo orgogliosi di aiutare questa attività di ricerca, studio e promozione della cultura, attraverso questi incontri, presentazioni e mostre di particolare interesse”.
La scelta dell’esposizione è una scelta meditata, che passa attraverso il benestare di un comitato scientifico e nasce dalla completa consapevolezza del suo curatore, Francesco Parisi: “Grazie alla Fondazione Ragghianti si è potuto ricostruire uno dei periodi di attività di Leonardo Dudreville, che va dal 1905 al 1920, il focus della mostra è incentrato sulla fondazione del gruppo Nuove Tendenze – spiega -. All’interno di questo gruppo vi erano artisti dalle più disparate vocazioni, troviamo Achille Funi, Adriana Bisi Fabbri, Marcello Nizzoli, naturalmente Dudreville e gli architetti Chiattone e Arata, ma soprattutto Antonio Sant’Elia con i disegni per una città nuova.
La mostra si apre con una sezione dedicata agli sviluppi del Divisionismo nel primo decennio del Novecento, in cui le opere di Dudreville-dimostrano un’inedita apertura verso valori espressivi e formali che puntano a un uso autonomo del segno pittorico, della luce, del colore. Il percorso prosegue poi con una sala dedicata alla Mostra dei Rifiutati del Cova del 1912.
La seconda parte della mostra, focus della ricerca, è dedicata alla partecipazione di Dudreville a “mostre di fronda” quali Nuove Tendenze, che costituisce uno dei principali episodi espositivi in cui l’avanguardia artistica milanese elabora una strategia operativa alternativa rispetto ai canali ufficiali legati al mondo accademico.
L’esposizione di opere e documenti – pubblicazioni, lettere, fotografie, cartoline – di questa parte dell’esposizione racconta come la mostra Nuove Tendenze (1914) sancisca la nascita di un progetto espositivo autonomo e autosufficiente, legato all’individuazione di una posizione estetica d’avanguardia.