Cento anni di Rudy Rabassini, Nolledi: “Il suo spaziare nella musica rimane una lezione”

La responsabile formazione dell’Associazione musicale lucchese: “La capacità di amare contemporaneamente diversi stili musicali è stata una caratteristica costante di un artista competente e appassionato”
Cento anni fa, proprio domani (22 novembre) nasceva a Lucca Rudy Rabassini, il cui nome è legato principalmente al mondo del jazz. A ricordarlo è Carla Nolledi, componente dell’Associazione musicale lucchese.
“Lo conobbi negli anni Sessanta, ai primi concerti dell’Associazione – ricorda Nolledi -. Un frequentatore assiduo, competente e appassionato. Una passione, la sua, che partiva dai suoi genitori, con il pianoforte al centro delle riunioni famigliari. Sia Rudy che suo fratello Aldo, avevano studiato seriamente il pianoforte superando l’esame dell’ottavo anno all’Istituto Musicale Giovanni Pacini. Fin da bambino Rodolfo (da qui il Rudy con cui tutti lo sconoscevano) oltre i classici – Clementi, Mozart, Beethoven, Chopin, Debussy – iniziò a suonare le ‘canzonette’, comprese quelle americane. Dalla radio di casa, una delle prime a Lucca, i ragazzi Rabassini acquisirono così un gusto musicale aperto e completo, senza distinzioni tra musica colta, operistica, ritmata. Una fruizione ampissima, non ordinaria in quegli anni, che gli permise di frequentare e coltivare ambiti musicali e strumentali vari (Rudy era anche un abile fisarmonicista), senza compartimenti stagni, ma guidato soltanto dal il piacere di fare musica”.
“La sua storia musicale è molto avvincente, io ne conoscevo solo una parte – prosegue Nolledi -. Poi ebbi la fortuna di accompagnarlo durante la stesura del libro Piccola storia del Jazz a Lucca. Nel 1947 Rudy costituì lo Swing Club Lucca che poi prese il nome di Hot Club Lucca. Nel 1948 fu poi l’organizzatore di un nuovo circolo di musica classica, nella radicata convinzione che la conoscenza di tutti i generi musicali costituisse un capitolo importante della formazione culturale e personale di ogni individuo. Dall’ascolto di musica classica riprodotta, alla Saletta Pult, fino ai concerti dal vivo, alla nascita del Circolo del Jazz nel 1954: Rudy è sempre al centro delle attività musicali, attorniano dai giovani, tra i quali, i futuri artisti del Quintetto e Quartetto di Lucca. La capacità di amare contemporaneamente diversi stili musicali è stata una caratteristica costante. Una lezione. Tra le sue carte, molta corrispondenza con innumerevoli artisti e programmi di concerti, molti dei quali autografati: da Maurizio Pollini a Chet Baker e tanti altri ancora. Come disse Duke Ellington: La musica è la mia vita, la mia padrona , io vivo per la musica“.