A Saltocchio e Sesto due appuntamenti per riscoprire memoria e tradizioni antiche

In occasione delle festività di Sant’Ansano domani (30 novembre) e di Sant’Andrea (3 dicembre) nelle parrocchie paesane in collaborazione con l’Istituto storico lucchese
Saranno eventi legati ai tesori della memoria, dove ritrovare le proprie radici e la propria storia, quella delle comunità di Sesto di Moriano e Saltocchio.
In occasione delle festività di Sant’Ansano e Sant’Andrea, rispettivamente nelle chiese di Sesto di Moriano e di Saltocchio, le comunità parrocchiali in collaborazione con la sezione Mauro Fedi di Ponte a Moriano dell’Istituto storico lucchese, propongono 2 appuntamenti “aperti a chiunque, in particolare a chi riconosce il valore della memoria, tramandata sia oralmente che tramite le fonti scritte legate alle radici e alle testimonianze di tutte le cose successe nel nostro territorio e nelle nostre comunità parrocchiali – spiegano le comunità parrocchiali e l”Istituto storico lucchese – Qui le persone sono nate cresciute e hanno concentrato il loro impegno lasciando delle tracce. Gli incontri sono nati anche con l’obiettivo di sollecitare l’attenzione per la salvaguardia dei beni artistici e culturali presenti nella zona”.
Domani (mercoledì 30 novembre) nella chiesa di Sant’Ansano alle 18 la professoressa Francesca Sini, il professore Alessio Pisani e la professoressa Lucia Coli terranno una relazione sul restauro delle tele della parrocchia. Le opere d’arte saranno illustrate e affiancate dall’esecuzione di brani musicali all’organo.
Questo sabato (3 dicembre) nella chiesa di Saltocchio alle 15,30, il professor Floriano Talenti e il professor Alessio Pisani terranno l’incontro dal titolo Gli archivi parrocchiali. Alla scoperta delle opere d’arte in parrocchia, con l’esecuzione di brani musicali all’organo.
“Per questo motivo – proseguono – cerchiamo, con questa proposta, di stimolare la sensibilità per una riscoperta dei nostri predecessori, nella fede religiosa, nelle tradizioni e nel loro ruolo all’interno della società civile. La conoscenza e le novità di ogni genere che si possono scoprire, negli archivi e nelle nostre chiese, sono fonti di notizie e valori, qui custoditi, dove ogni foglio, ogni frammento di cose scritte, ogni documento, è importante”.
“Rappresenta un tassello che va a comporre il grande quadro della vita passata, da non dimenticare e conservare. Viviamo in un epoca in cui si apprezzano le novità: le antiche carte ci parlano della storia delle nostre origini, dei nostri parenti, delle nostre comunità, dei nostri paesi. Sono un tesoro da scoprire e da far scoprire. Chi viene a trovarci – concludono – forse scoprirà anche se stesso”.