Archivio fotografico lucchese, nuovo bando per la gestione

Il Comune cerca un partner per la valorizzazione del fondo
L’amministrazione comunale ha pubblicato un nuovo avviso per individuare un soggetto qualificato al quale affidare la valorizzazione, la gestione e la conservazione dell’Archivio fotografico lucchese Arnaldo Fazzi, tramite un accordo di partenariato speciale pubblico-privato.
L’archivio è nato nel 1979 quando l’amministrazione acquisì la produzione del fotografo Ettore Cortopassi (1895-1989), una realtà documentaria di ben 220.000 immagini. La scelta fu motivata dalla convinzione che il professionista lucchese rappresentasse, con la sua arte e con il suo estro, uno tra i più significativi testimoni della città. Da allora l’archivio è divenuto nel tempo depositario di oltre 972.000 icone, che tracciano la storia dell’immagine dal 1855 fino all’avvento del digitale compreso, spaziando dalla realtà locale a quella mondiale.
L’archivio a partire da giugno 2019 a dicembre 2021 è stato gestito dall’associazione culturale Photolux in co-progettazione con il Comune e, successivamente, direttamente dal Comune. Ora l’amministrazione Pardini intende riaffidarlo, con lo scopo specifico di individuare nuove modalità e interventi innovativi per valorizzare e assicurare la conservazione, il riordino della memoria e delle fonti documentarie di notevole interesse per la comunità lucchese, e al contempo promuoverne fruibilità e visibilità su larga scala.
Per fare questo i soggetti interessati, che dovranno dimostrare di possedere curriculum e struttura organizzativa adeguati, dovranno presentare una proposta progettuale entro il 30 dicembre esclusivamente attraverso Start (clicca qui).
Le proposte verranno valutate sulla base di alcuni criteri, che terranno conto principalmente della valorizzazione delle tradizioni e del coinvolgimento della comunità locale, dell’esperienza nella gestione di un archivio e della qualificazione del personale impegnato nel progetto. L’amministrazione comunale potrà compartecipare con una quota stimata di 60.000 all’anno, a copertura delle spese correnti di gestione. La durata del partenariato sarà stabilita sulla base del progetto presentato, e comunque si ipotizza non inferiore a due anni.
L’avviso completo è reperibile sul sito del Comune (clicca qui).