Maggiano, nuove visite guidate all’ex ospedale psichiatrico

7 dicembre 2022 | 13:48
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Maggiano, nuove visite guidate all’ex ospedale psichiatrico

Sabato (10 dicembre) alle 16,30 all’Hotel Palace di Viareggio è in programma anche la presentazione del libro ‘Deus est Machina?’ di Divier Nelli

Al via una serie di visite guidate all’ex ospedale psichiatrico di Maggiano, dove Mario Tobino ha esercitato la professione di psichiatra della divisione femminile per oltre quarant’anni.

Sabato (10 dicembre) si potrà visitare la struttura dalle 9,30 alle 11, dalle 11 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16. La visita guidata prevede un percorso storico dell’ex manicomio di Maggiano per ripercorrere le fasi del complesso ospedaliero dalle origini al suo sviluppo a cavallo tra XVIII e XX secolo (Giardino della Direzione, Chiostro del pozzo, Chiostro della divisione femminile, Chiostro della divisione maschile, chiesa, camerata, cucine, sala pittura e sala radiologica), un percorso espositivo con la visita alle due stanzette del medico-scrittore Mario Tobino e la visita dell’itinerario espositivo Stanze con vista sull’umanità che ripercorre la storia della psichiatria dall’800 fino ai giorni nostri attraverso una ricca collezione di strumentazione medico scientifica. La prenotazione è obbligatoria fino a esaurimento posti sul  sito.

Sempre sabato (10 dicembre) alle 16,30 all’Hotel Palace di Viareggio è in programma la presentazione del libro Deus est Machina? (Vallecchi Editore). Con l’autore Divier Nelli intervengono Isabella Tobino, presidente della Fondazione Tobino e il professor Riccardo Roni. A seguire al Blu Bar le musiche del pianista Adriano Barghetti.

In un paese immaginario sui colli fiorentini, l’incontro-scontro tra Mattia, adolescente brillante appassionato di robotica e informatica, e una “macchina pensante”, che obbligherà il ragazzo a rispondere a una domanda fondamentale per salvare il mondo.  E’ questa la premessa di Deus est machina?, il nuovo romanzo di Divier Nelli edito da Vallecchi. Scritto con uno stile accattivante e innovativo e un registro narrativo particolarmente scorrevole, il libro spinge a interrogarsi su un tema filosofico antico e complesso, ossia su cosa davvero significhi essere umani. Pur avendo una macchina tra i suoi protagonisti, si tratta di un romanzo non dopato con algoritmi.

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“Nessuna intelligenza artificiale ha contribuito alle varie fasi di lavorazione – ha spiegato l’autore con una battuta -. Al termine della prima stesura ho realizzato che Deus est machina? potrebbe rientrare nel genere fantascienza, in quello intimista e magari in altri, tutto mescolato insieme. Non mi pongo mai il problema dei generi letterari. Non penso al mercato dei libri, alle mode o a lanciare un messaggio. Nemmeno ai lettori e alle loro aspettative. Non perché non mi interessino questi ultimi ma esattamente il contrario, voglio dare qualcosa che reputo genuino”.