Calo del pubblico in sala, difficoltà anche per Cineforum Ezechiele 25,17: “Sarà un anno cruciale per il cinema e per la nostra associazione”

Il grido d’allarme: “Continuamo a cercare di offrire il miglior programma possibile d’essai, con prime visioni e classici restaurati il martedì all’Astra”
Se Atene piange Sparta non ride. Dopo l’appello del Circolo del Cinema, 75 anni di vita messi a rischio dalla disaffezione per le sale, anche l’altro cineclub cittadino, il Cineforum Ezechiele sottolinea le difficoltà dovute alle nuove tecnologie di fruizione dei film e alla contingenza economica.
“9 anni fa esatti il Cineforum Ezechiele 25,17, chiusa mestamente l’esperienza al Cinema Italia – si legge in una nota sui social – approdò al Cinema Astra. Una nuova sfida che fu un clamoroso successo: la sala piena e un nuovo inizio. Oggi viviamo un periodo di difficoltà. È un anno cruciale per il cinema e per la nostra associazione; non è un mistero che tutto il settore viva un lungo periodo di difficoltà. In generale un calo consistente di spettatori nell’epoca post Covid, sia per i film commerciali (sebbene questo Natale abbia dato segnali positivi) e ancor più per il cinema di qualità”.
“Noi cerchiamo, con passione e determinazione – dicono dal Cineforum – di continuare a offrire il miglior programma possibile di cinema d’essai, con prime visioni e classici restaurati. Abbiamo però bisogno del supporto del pubblico che in tanti anni ci ha seguito e sostenuto. Il cinema in sala vive delle persone che la frequentano, che vedono i film, ne discutono. Per questo vi invitiamo caldamente a riprendere la voglia dell’esperienza della visione nel buio della sala cinematografica, vincendo la facile tentazione della visione casalinga. Oltretutto il cinema Astra che ci ospita, recentemente ristrutturato, offre una visione ottimale e una comodità senza pari”.
La stagione 2023 è iniziata martedì scorso con Strade perdute di David Lynch in versione restaurata e prosegue la prossima settimana con Incroci sentimentali (Avec amour et acharnement)di Claire Denis con Juliette Binoche e Vincent Lindon.