Silvio Orlando porta in scena ‘La vita davanti a sé’ al teatro del Giglio

Sul palco da venerdì 3 a domenica 5 marzo
Quinto titolo del cartellone di prosa 2022-2023 del Teatro del Giglio sarà La vita davanti a sé, in scena venerdì 3 e sabato 4 alle 21 e domenica (5 marzo) alle 16.
Lo spettacolo, che vede protagonista Silvio Orlando, è vincitore del premio Le Maschere del Teatro Italiano 2022 come ‘miglior monologo’. Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, La vita davanti a sé di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli ‘incidenti sul lavoro’ delle colleghe più giovani.
Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. E Silvio Orlando, con la sensibilità e la maestria attoriale che gli sono proprie, ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò, diventando con naturalezza quel bambino e il suo dramma. In scena, insieme a Silvio Orlando, l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre, composto da Simone Campa (chitarra battente e percussioni), Daniele Mutino (fisarmonica), Diego Mascherpa (clarinetto e sax) e Kaw Sissoko (kora e Djembe). Le scene sono di Roberto Crea, il disegno luci di Valerio Peroni, i costumi di Piera Mura.
“Un autentico capolavoro ‘per tutti’ – scrive Silvio Orlando, che firma anche riduzione teatrale del testo e regia dello spettacolo – dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo: la convivenza tra culture religioni e stili di vita diversi. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo, claustrofobico, in deficit di ossigeno. I flussi migratori si innestano su una crisi economica che, soprattutto in Europa, sembra diventata strutturale, creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti. Se questo è il quadro, quale funzione può e deve avere il teatro? Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti, commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Gary dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: bisogna voler bene”.
Silvio Orlando incontrerà poi il pubblico sabato (4 marzo) alle 18 nell’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca in piazza San Martino. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti. Mentre i biglietti per La vita davanti a sé sono in vendita alla biglietteria del teatro e online su TicketOne.