Emilio Solfrizzi incontra Molière sul palco del Giglio: in scena ‘Il malato immaginario’




Tre le recite in programma a partire da venerdì (17 marzo)
Il genio di Molière incontra la comicità di Emilio Solfrizzi ne Il malato immaginario, pietra miliare del teatro francese, nonché della letteratura mondiale.
Tre le recite in programma al Teatro del Giglio per questo nuovo, attesissimo titolo del cartellone di Prosa 2022-2023, in scena da venerdì 17 a domenica 19 marzo – infrasettimanali alle 21, domenica alle 16. La vicenda è quella nota e senza tempo di Argante e delle sue nevrosi, che ci restituisce con maestria le molteplici sfaccettature di un personaggio comico e malinconico allo stesso tempo. Con la regia di Guglielmo Ferro, va in scena un intreccio tra umorismo e teatro dell’assurdo in cui il palcoscenico come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea del protagonista Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”.
“La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano – ha detto il regista Guglielmo Ferro -. Ma Molière lo scrive per sé stesso, quindi per un uomo sui 50 anni, e proprio per questo un grande attore cinquantenne come Emilio Solfrizzi riesce a restituire al testo un aspetto importantissimo a volte dimenticato: il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intrisa l’opera di Molière viene così esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e alla sua fuga dalla vita stessa. Una comicità che si avvicina al paradosso: Molière infatti, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel Novecento vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui”.
I pochissimi biglietti ancora disponibili per Il malato immaginario sono in vendita alla biglietteria del teatro e online su TicketOne. Emilio Solfrizzi e tutta la compagnia incontreranno poi il pubblico sabato (18 marzo) alle 18 all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti.