Alla tenuta dello Scompiglio inaugura l’installazione Afternoon



Prevista una performance
Sabato prossimo (22 aprile), dalle 17 alle 20, negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio di Vorno si inaugura Afternoon, installazione ambientale di Francesca Banchelli, a cura di Angel Moya Garcia.
Il lavoro, che trae ispirazione dalla teoria dell’evento elaborata dal filosofo francese Alain Badiou, propone un paesaggio straniante, un territorio alienante, astratto, dove finisce e ricomincia un pensiero, un’epoca, un momento. Nello spazio, una serie di corridoi silenziosi, architetture effimere ed estremamente fragili, ambienti interrotti e frammentati o azioni che attivano l’installazione, rivelano una situazione in cui convivono contestualmente, senza paradossi, la complessità e la leggerezza dell’evoluzione della presenza umana sulla Terra. Un lavoro in cui il visitatore è chiamato a deambulare, a camminare, a osservare, a confrontarsi con il rumore dei propri passi per addentrarsi in un mondo sospeso in cui tutto può accadere, in cui anche lui è chiamato a provocare, a vivere o a causare l’evento.
I suoi immaginari includono visioni oniriche di coesistenza tra i diversi esseri viventi e tra questi e gli oggetti naturali, che trattengono il tempo al loro interno, o quegli inanimati attraverso i quali capiamo noi stessi. Una percezione della realtà che diventa una presa di coscienza di questi rapporti a livello fisico, emotivo e psicologico per ricercare la complessità dell’evento. Banchelli utilizza il tempo come una chiave di volta per trovare l’equilibrio nell’incontro tra il sé e il mondo, una riconciliazione tra singolo, collettività, natura e gli accadimenti sulla terra. Per lei è essenziale che l’arte non sia solo un valore a sé, ma che possa attivare determinate situazioni, mantenendo una tensione forte, un rapporto e un coinvolgimento diretto con chi la osserva.
L’installazione ambientale Afternoon, presentata nella Tenuta Dello Scompiglio di Lucca, trae ispirazione dalla teoria dell’evento elaborata dal filosofo francese Alain Badiou, tentando di emanciparsi dal pensiero teorico attraverso una visione immaginifica che osserva e riflette sulla rarefazione del luogo in cui può accadere l’evento. Afternoon è un paesaggio straniante, un territorio alienante, astratto, dove finisce e ricomincia un pensiero, un’epoca, un momento. È il giardino che germina l’evento, un mondo fondamentale e a volte invisibile, uno spazio dell’immaginazione senza ancora un nome.
Nello spazio, una serie di corridoi silenziosi, architetture effimere ed estremamente fragili, ambienti interrotti e frammentati o azioni che attivano l’installazione, rivelano una situazione in cui convivono contestualmente, senza paradossi, la complessità e la leggerezza dell’evoluzione della presenza umana sulla Terra. Un lavoro in cui il visitatore è chiamato a deambulare, a camminare, a osservare, a confrontarsi con il rumore dei propri passi per addentrarsi in un mondo sospeso in cui tutto può accadere, in cui anche lui è chiamato a provocare, a vivere o a causare l’evento.
La mostra è accompagnata da un programma di performance, nei seguenti giorni: il 22 aprile, dalle 17 alle 20, 6 maggio, 20 maggio, 17 giugno, 1 luglio, 15 luglio, dalle 15 alle 19.