Le lettere dall’Argentina di Arturo Paoli in un libro curato da Silvia Scatena

Sarà presentato sabato (20 maggio) al palazzo delle Esposizioni
Sabato 20 maggio al palazzo delle Esposizioni, si presenta il nuovo libro di Arturo Paoli contenente l’edizione critica di quasi 150 lettere, da lui scritte nel primo decennio della sua vita latinoamericana.
Le lettere raccolte in Approdo in America Latina sono indirizzate da fratel Arturo a una ventina di interlocutori diversi, tra i quali spiccano, quanto a notorietà, i nomi di Paolo VI, Roger Schutz, Ernesto Balducci, Giorgio La Pira. Il percorso personale che lo conduce a considerare quella che inizialmente definisce “terra dell’esilio” come “patria del cuore”, a seguito di un travagliato e doloroso percorso di separazione dalla cultura delle sue origini e, al contempo, di inserimento nel continente che rappresentava “l’heure de la jeunesse”, emerge da altri corposi carteggi, in primis da quello con Gabriella Roncoroni Christeller, “amicizia irripetibile e meravigliosa”.
In Argentina, dove il priore René Voillaume lo invia, nel gennaio 1960 insieme ad altri due fratelli, a fondare la prima fraternità argentina nella cuña boscosa di Fortín Olmos (Stato di Santa Fé), Paoli scopre un Vangelo “vibratamente, fieramente storico” come peculiarità della sua vocazione, sentendosi chiamato a “predicare il cristianesimo come rivelazione storica”, come sottolinea Scatena nella documentata introduzione al volume. Sullo sfondo si intravedono gli avvenimenti epocali del tempo. Il volume è curato da Silvia Scatena per le edizioni Morcelliana, e si inserisce nel progetto di ricerca storica e di pubblicazioni avviato dal Fondo documentazione Arturo Paoli nel 2013. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.