Labirinto, la street art colora la città: al via una mostra diffusa nei luoghi simbolo di Lucca

5 maggio 2023 | 13:26
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Al centro dell’allestimento, che prenderà anche forme come installazioni su chiese e palazzi, le opere di tre firme dell’arte contemporanea già note a livello internazionale: Moneyless, Ste Lex e Tellas

Lucca ospita tre nomi importanti a livello nazionale e internazionale dell’arte urbana: Moneyless, Tellas e Sten Lex espongono le loro opere al palazzo delle Esposizioni alla mostra Labirinto.
Curatore della mostra è Gian Guido Grassi, e l’evento è promosso dalla fondazione Banca del Monte di Lucca e fondazione Lucca Sviluppo, tra gli altri sostenitori il comune di Lucca e il consiglio regionale della Toscana.
MoneyLess, è un’artista di origini lucchesi che partecipa all’esposizione esordisce dicendo: “ Sono molto orgoglioso, perché mostre di questo tipo non sono molto comuni. E sono inoltre felicissimo di condividere le mie opere con altri artisti che ammiro e stimo tantissimo e che sono esposti nella mia città”.
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L’artista nel corso della sua carriera, ha sempre utilizzato oggetti ormai perduti e dimenticati dalla società, ma anche considerati “poveri”, da qui il significato nel suo nome. Le sue nuove opere utilizzano come supporto delle lavagne, quelle che si utilizzavano nelle scuole, perché le ritiene oggetti ormai in disuso che verranno piano piano dimenticati dalla società. Sono però anche oggetti pieni di significato, che possono far suscitare emozioni e ricordi a chiunque. Inoltre, agli inizi della sua carriera, utilizzava supporti neri per creare le sue figure astratte-geometriche, quindi abbiamo un ritorno agli inizi. Moneyless con la sua arte, vuole ridare vita a quegli oggetti che ormai per la società sono diventati inutili e quindi dimenticati, e colpire gli spettatori con una forte carica emotiva.

Una spinta emotiva colta da Lamberto Serafini membro della fondazione Banca del Monte che infatti dice: “Mi sento molto riconoscente nei loro confronti di questi artisti, perché con la loro arte cercano di trovare una cura ai mali del mondo che affliggono l’uomo. Trovo che questo tipo di arte molto provocatoria possa dare degli spunti di riflessione e permette di porsi molte domande. Labirinto è il titolo e tutti noi nella nostra vita in qualche modo ci troviamo intrappolati in esso. L’arte è la cosa che ci aiuta ad uscirne, perché l’arte è bellezza e la bellezza porta alla libertà”.

“Apprezzo molto l’arte, perché è la massima espressione della vita, soprattutto dopo il periodo che non siamo potuti uscire a causa del Covid, riportare la vita nella nostra città per noi è un enorme piacere”. Con queste parole l’assessore del comune Angela Mia Pisano commenta la mostra e il sostegno che il comune le ha dato.

L’altro artista che espone alla mostra è Tellas, che per l’occasione presenta tele dipinte e opere create col collage. Anche per lui si ha un ritorno agli inizi, all’infanzia, dato che il collage è una tecnica che si impara fin da bambini. Sono opere intrise di colori, dove possiamo in qualche modo ritrovare le sue radici sarde, e anche se le figure cambiano hanno in comune la ricerca del colore. Tuttavia, ritiene che le tele o i quadri siano uno spazio limitato, perché quando crea utilizza tutto il corpo e difatti si trova a suo agio con spazi più ampi come i muri. Nella mostra possiamo notare che alcune tele proseguono sui muri. Inoltre, tema corrente della sua arte, è il complesso rapporto che si crea tra uomo e natura.

Gli altri espositori sono StenLex, una coppia che sostiene di creare arte non a quattro mani, ma a due teste. In origine dipingevano ritratti, ma utilizzando le linee nella creazione delle loro opere si sono aperti all’astrattismo, dove hanno trovato il loro punto massimo di espressione. Vediamo esposti dei vecchi lavori, una serie di paesaggi industriali che sembrano quasi futuristici. Utilizzano una tecnica particolare: incollano direttamente sul supporto il disegno e poi eseguono un taglio a mano della matrice. La distruzione della matrice è parte dell’opera stessa. Si crea quindi un effetto di costruzione e al contempo distruzione dell’opera. In questo modo, rendono anche i loro quadri irriproducibili. Alla mostra esporranno anche un serie inedita che non hanno mai esposto in precedenza, chiamata Mirror. Costruiscono il quadro direttamente sulla matrice, per poi tagliare la carta e creare un effetto di specchi nell’opera stessa. La matrice viene usata come supporto per dipingere, ma poi viene mostrata.

Una mostra complessa e articolata in vari aspetti come spiega il curatore Grassi, che ha organizzato l’esposizione con l’associazione Start, e alla quale ha collaborato anche la giovane Martina Pisa “Ospiteremo – ha spiegato il curatore della msotra Grassi – più di 60 lavori dei tre artisti (quattro dato che StenLex sono una coppia) che espongono. Ci saranno poi delle installazioni in vari punti della città, che dialogheranno con essa. Questo tipo di arte porta avanti e si confronta con l’arte del passato, e allo stesso tempo si rende attuale con i nostri tempi, diventando parte integrale dell’ambiente circostante. Ci tengo a dire che alcune delle opere dei nostri artisti fanno parte della collezione Farnesina del Ministero degli Esteri”.
La mostra aprirà i battenti al palazzo delle Esposizioni in piazza San Martino sabato 6 maggio alle 18